Jasmine Paolini in finale a Wimbledon: “Il posto più bello dove giocare, sono stati mesi folli”
Jasmine Paolini si è qualificata alla finale di Wimbledon 2024, terzo Slam della stagione che va in scena sull’erba londinese. La tennista italiana si è imposta al tie-break del terzo set, dopo una rimonta brillante e in chiusura di una partita durata quasi tre ore. La fuoriclasse toscana ha firmato una splendida magia contro la croata Donna Vekic e tra due giorni disputerà l’atto conclusivo nel torneo più iconico al mondo, dopo aver perso la finale al Roland Garros poche settimane fa.
L’attuale numero 5 del mondo è entrata definitivamente in una nuova dimensione ed è una splendida realtà al vertici del tennis internazionale, ma non vuole smettere di sognare e si prepara per l’ultima sfida da disputare contro la vincente del confronto tra la ceca Krejcikova e la kazaka Rybakina. Mai una donna italiana era giunta in finale a queste latitudini (il miglior risultato era proprio la sua semifinale odierna), soltanto Matteo Berrettini era riuscito a giocare il match per il trofeo (perse nel 2021 contro Novak Djokovic).
Jasmine Paolini ha espresso tutta la propria soddisfazione al termine dell’incontro: “Oggi è stata durissima, lei ha giocato benissimo, tirava vincenti da tutte le parti. All’inizio ho fatta una fatica tremenda, ma mi continuavo di dire di combattere su ogni palla, di migliorare perché servivo male. Sono felicissima, questa partita me la ricorderò per sempre“.
L’azzurra ha proseguito: “Cercavo di pensare a quello che dovevo fare in campo punto dopo punto. Non c’è un posto migliore di questo in cui vale la pena lottare su ogni palla ed è bellissimo giocare davanti a questo pubblico: per un tennista questo è il posto più bello in cui giocare, grazie a tutti gli italiani presenti. Oggi non è stato facile per la mia famiglia vivere una partita come questa, una montagna russa emotiva. Mi hanno sostenuto sempre, grazie“.
La 28enne è diventata la prima tennista a raggiungere la finale del Roland Garros e di Wimbledon nello stesso anno dai tempi di Serena Williams, che ci riuscì nel 2016: “Questi ultimi mesi sono stati folli per me, mi devo ancora rendere conto, però cerco di concentrarmi su quello che devo fare in campo e vivere bene quello che sto facendo. Giocare in questo stadio è un sogno, da ragazzina guardavo le finali di Wimbledon. Vivo alla giornata, mi diverto: è una situazione folle“.
Quella odierna è stata la semifinale femminile più lunga della storia di Wimbledon: “Allora è normale essere stanchi. Spero che abbiate apprezzato la partita, è stata tesissima e ora è arrivato il momento di recuperare. Farò un bagno di ghiaccio perché le gambe sono stanche, sono felicissima di essere in finale“.