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Mirafiori muore lentamente e Tavares assicura: “E’ il cuore pulsante di Stellantis”. Ma non ci crede più neanche Urso

Mirafiori muore lentamente e Tavares assicura: “E’ il cuore pulsante di Stellantis”. Ma non ci crede più neanche Urso

Secondo l’amministratore delegato Carlos Tavares “Mirafiori è il cuore pulsante di Stellantis e di questo Paese”. Nel frattempo però la produzione dello storico sito torinese diminuisce inesorabilmente, il personale viene energicamente incentivato ad andarsene e il piano di rilancio è fatto di molte promesse e, per ora, pochissimi fatti. Sarà che Tavares, parlando in occasione […]

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Secondo l’amministratore delegato Carlos Tavares “Mirafiori è il cuore pulsante di Stellantis e di questo Paese”. Nel frattempo però la produzione dello storico sito torinese diminuisce inesorabilmente, il personale viene energicamente incentivato ad andarsene e il piano di rilancio è fatto di molte promesse e, per ora, pochissimi fatti. Sarà che Tavares, parlando in occasione della cerimonia dei 125 anni della Fiat ha pensato di non lesinare sulla retorica. E infatti ha aggiunto: “Il progetto per Mirafiori rappresenta un impegno per l’Italia. Rappresenta la volontà di continuare a investire in Italia”. Peccato che l’unico vero grande progetto per l’Italia, la giga factory di Termoli, sia stato intanto congelato.

“C’è ancora molto da fare per Fiat nell’era Stellantis, voglio ringraziare tutti quelli che stanno lavorando perché abbia altri 125 anni di storia. Sono molto orgoglioso di ciò che Fiat porta a Stellantis, è uno dei maggiori datori di lavoro in Italia con oltre 40mila dipendenti“, ha continuato il manager portoghese che si è quindi detto convinto che “i successi saranno ancora molti. Fiat sopravviverà a tutti noi”. Ma poiché la concorrenza cresce “Lo status quo non è un’opzione. Se non ci adattiamo scompariremo e questa non è affatto un’opzione che consideriamo”.

Il presidente di Stellantis e della finanziaria Exor John Elkann, che ha trasferito qualsiasi attività e guadagno in Olanda, racconta poi che “La Fiat ha attraversato crisi, guerre, calamità naturali. Nel mio caso, questi ultimi 25 anni sono stati duri; ho e abbiamo avuto anche paura di non farcela, di fronte alle tantissime avversità che abbiamo dovuto affrontare. Ma non abbiamo mai smesso di lavorare, di cercare soluzioni, di credere nel nostro futuro e di difendere con tenacia quello che abbiamo costruito”.

Parole che non sembrano aver del tutto convinto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, presente alla cerimonia. “È più di un anno che lavoriamo con Stellantis, È il momento delle scelte e della responsabilità. Stellantis deve assumersi la responsabilità del rilancio dell’auto in Italia nel rispetto di quello che Fiat ha fatto per l’Italia e che l’Italia ha fatto per la Fiat”, ha affermato. “Lavoriamo insieme perché si riannodi questa storia di successo e l’auto torni a essere orgoglio dell’Italia, il sogno dell’Italia. La Fiat era ed è Torino. Vogliamo che resti a Torino. Non ci rassegniamo che diventi un museo industriale”, ha aggiunto.

In occasione della cerimonia è stata presentata la nuova Fiat 500 Giorgio Armani, realizzata, in edizione limitata, in collaborazione con lo stilista. Annunciato l’arrivo di una Panda elettrica con prezzo sotto i 25mila euro.

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