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La padovana Lisa tra i sampietrini vaticani: è la prima donna in mezzo secolo di storia

Per la prima volta, dopo oltre mezzo secolo dalla fondazione della Fabbrica di San Pietro, due donne entrano a far parte dell’organico dei “sampietrini” manutentori della Basilica Vaticana. In questa vera e propria rivoluzione nella Città del Vaticano e nella basilica più importante del mondo cristiano, c’è anche molta Padova.

Sono infatti Lisa – 26 anni della provincia di Padova – e Miriana – 21 anni di Reggio Calabria –, le due donne assunte dall’ente papale. Entrambe vantano un percorso di studi artistici e hanno frequentato il corso per decoratori, stuccatori e muratori della Scuola Arti e Mestieri della Fabbrica di San Pietro. La novità è stata resa nota da padre Enzo Fortunato, direttore della Comunicazione della Basilica Papale di san Pietro in Vaticano.

La presenza delle donne non è nuova nella lunga e antica esperienza di lavoro e di arte della Fabbrica, ma in nessun caso finora maestranze femminili erano entrate nel corpo dei sampietrini. Da anni, infatti, è consolidata la presenza di mosaiciste nello Studio del Mosaico Vaticano annesso alla Fabbrica.

Attualmente, il personale sampietrino – spiegano dalla Fabbrica di San Pietro – conta circa ottanta unità ed è composto da falegnami, muratori, stuccatori, decoratori, fabbri, idraulici, elettricisti, marmisti, scalpellini e “pontaroli”, oltre che da operai generici. Due squadre lavorano giornalmente in contemporanea per adempiere rispettivamente i loro principali compiti di accoglienza, custodia, pulizia e di manutenzione della Basilica Vaticana e delle strutture di sua pertinenza.

Compiti esigenti per i parametri architettonici e territoriali della Basilica e per il costante flusso di pellegrini e visitatori che la popola, oltre 60.000 persone ogni giorno da tutto il mondo. —

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