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Francia nel caos, stasera le dimissioni di Attal. Sinistra spaccata e Macron in perenne riflessione

La Francia è nel caos.  Il presidente francese, Emmanuel Macron, accetterà le dimissioni del primo ministro, Gabriel Attal “entro questa sera”. Lo riportano i media transalpini al termine del primo consiglio dei ministri dopo le elezioni legislative. Attal sarà incaricato del disbrigo degli affari correnti. Ma il punto politico è la frattura all’interno della sinistra e del Fronte popolare.

Melènchon boccia Tubiana

La France insoumise(il partito di Melènchon) boccia la proposta avanzata da socialisti, comunisti ed ecologisti di indicare Laurence Tubiana come candidata primo ministro per il Nuovo Fronte Popolare. Secondo LFI le posizioni politiche di Tubiana sono troppo vicine a quelle di Emmanuel Macron e come tale non può portare avanti il programma della coalizione di sinistra. Per il coordinatore del partito d Melènchon, Manuel Bompard, “Il Partito socialista deve rinunciare a porre il veto su tutte le candidature che non siano proposte da loro”. “Da otto giorni lavoriamo per formare un governo del Nuovo Fronte Popolare per attuare il programma”, ha ricordato Bompard, aggiungendo che non si possono “far entrare dalla finestra i macronisti cacciati dagli elettori durante le elezioni legislative”.

La Francia e i dubbi di Macron

Ad otto giorni dal secondo turno e a dieci giorni dalla inaugurazione delle Olimpiadi(che richiameranno l’attenzione mediatica mondiale) la Francia è seduta su una polveriera. Macron vorrebbe un’alleanza che emargini il partito di Melènchon ma sembra difficile trovare i numeri e, soprattutto, reggere l’urto di un radicalismo che potrebbe comportare dei problemi proprio in concomitanza con i Giochi olimpici, con le ale estreme dei sindacati pronte a fermare la Nazione.

Procaccini: “La politica delle antitesi non funziona”

“La sinistra francese è già divisa, com’era prevedibile, a pochi giorni dalle elezioni politiche. Chi agisce solo in funzione antitetica poi si trova in queste situazioni. Sapevamo che il cordone sanitario contro il RN avrebbe prodotto tutto questo. Qualsiasi governo nasca a Parigi sarà divisorio e non rappresenterà tutte le parti in causa. La Francia è una grande Nazione che non meritava un epilogo del genere. Anche i nostri connazionali che hanno esultato, da sinistra, per il risultato del secondo turno dovranno ammettere che è stata una vittoria di Pirro e una sconfitta per la Francia, che rischia di sprofondare nella ingovernabilità alla vigilia delle Olimpiadi”. Lo afferma il Co-Presidente di ECR, Nicola Procaccini.

 

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