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Vance, il paladino di contadini e operai dell’America profonda. Con lui Biden ha un problema in più

James David Vance non ha ancora 40 anni ed è già senatore. Li compirà il prossimo agosto. È un giovanotto dell’Ohio che ce l’ha fatta. Ha servito nei Marines, laurea a Yale. Ma non è come la maggioranza degli studenti dell’ivyleague. È quello che chi crede ancora nei sogni definisce figlio dell’american dream. Ha raccontato la sua infanzia turbolenta, tutt’altro che comoda, in un bestseller del 2016 dal titolo “HillbillyElegy”, poi diventato un film diretto da Ron Howard. Sarà il running mate di Donald Trump per questa dannata corsa verso la Casa Bianca. Rappresenta il meglio che la ferrosa RustBelt può offrire. È il fiore all’occhiello di una terra di contadini e operai che, come quattro anni fa, grida vendetta alla storia. È lì che Trump intende fare la differenza. L’America profonda che non capisce, o non interessa, e in fondo non conosce le beghe della vecchia Europa.

Vance è la scelta come vicepresidente che il tycoon descrive così: “Dopo aver riflettuto a lungo e valutato gli enormi talenti di molte altre persone, ho deciso che la persona più adatta ad assumere la carica di vice presidente degli Stati Uniti è il senatore J.D. Vance del grande stato dell’Ohio. J.D. ha servito onorevolmente il nostro Paese nel Corpo dei Marines, si è laureato in due anni alla Ohio State University, Summa Cum Laude, e si è laureato alla Yale Law School, dove è stato redattore dello Yale Law Journal e presidente della Yale Law VeteransAssociation. Il libro di J.D., “HillbillyElegy”, è diventato un importante best seller e un film, in quanto si è fatto paladino degli uomini e delle donne che lavorano duramente nel nostro Paese”. Vance, ha aggiunto Trump, “ha avuto una carriera imprenditoriale di grande successo nel campo della tecnologia e della finanza. E ora, durante la campagna elettorale, si concentrerà fortemente sulle persone per cui ha combattuto in modo così brillante, i lavoratori e gli agricoltori americani in Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Ohio, Minnesota e ben oltre…”.

In passato J.D. è stato molto critico nei confronti dell’ex presidente. Ma con il tempo la sua posizione si è fortemente ammorbidita. Nei giorni scorsi, mentre lo stesso Trump predicava unità, è stato tra i più espliciti ad attaccare JoeBiden come responsabile di una demonizzazione di Trump che avrebbe portato all’attentato di Butler. L’ex presidente aveva annunciato tre mesi fa di aver già deciso, ma è riuscito a tenere nascosta la sua scelta costringendo i candidati a rivaleggiare tra loro, anche nella raccolta fondi. Nella sua shortlist erano rimasti in tre, tutti uomini bianchi, ignorando il rischio di ritrovarsi con Kamala Harris, prima vicepresidente donna e di colore, nel ticket rivale.

Alla fine The Donald ha scelto il falco Vance, il candidato più giovane. Molto preparato dal punto di vista culturale, deciso quando appare in tv e dalle posizioni molto conservatrici in particolare suaborto e aiuti all’Ucraina. Una scelta capace quindi di mobilitare la base più tradizionalista. L’uomo dagli appalachianvalues è pronto a prendersi Washington. Ora il presidente Biden, che già pativa l’iniziativa di Trump, ha un grosso problema in più.

 

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