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Trieste, l’ex palazzo Coop di Altura torna di nuovo sul mercato

TRIESTE L’ex Coop di Altura in via Alpi Giulie, un tempo piccolo centro commerciale periferico della città, è finita nuovamente in vendita.

L’edificio, dismesso e abbandonato da almeno una decina d’anni, era stato acquistato nel 2017 tramite asta da un privato, in occasione del fallimento di Coop operaie. Nel 2018 la proprietà aveva pensato inizialmente a un progetto per una casa di riposo, ma il piano non è mai decollato. Accogliendo allora le istanze degli abitanti della zona, il nuovo proprietario non aveva escluso anche la possibilità di riaprire anche un negozio di alimentari. Ma anche questa prospettiva non si era mai concretizzata.

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Lo stabile, costruito negli anni Settanta, era così rimasto fermo. Vuoto. Chiuso. Il palazzo è più volte finito sotto esame negli ultimi anni per proposte di riutilizzo, ipotesi di rilancio, sopralluoghi di commissioni comunali e circoscrizioni. E non sono mancate proteste e richieste da parte dei residenti e pure qualche raccolta firme per riportare a nuova vita un luogo di riferimento del rione.

Da punto vitale con negozi, market, ambulatorio e altre attività, lo spazio nel tempo si era infatti gradualmente svuotato e, dopo il crac delle Coop, è iniziato il lento declino. C’è chi ricorda di aver visto di recente topi all’interno e pure qualche incursione di curiosi.

L’annuncio immobiliare è stato pubblicato qualche giorno fa sui principali siti di compravendite. Comprende il primo, il terzo e il quarto piano dell’immobile, per una una superficie totale di 2.500 metri quadrati. Più il parcheggio. Il valore è di 750 mila euro. La svolta ha sorpreso chi da anni segue la vicenda: circoscrizione, parti politiche e anche i residenti, che più volte in passato avevano sperato in un rilancio della struttura.

Al momento il comitato che raccoglie gli abitanti della zona, raggiunto telefonicamente, preferisce non commentare la novità, in attesa di ulteriori informazioni. In passato, però, i residenti avevano chiesto al Municipio di garantire l’originaria destinazione dell’edificio, deputato a luogo di servizi. L’ipotesi casa riposo non era piaciuta. E il Comune era stato chiamato in causa anche di recente.

Il sindaco Roberto Dipiazza mette le mani avanti: «Si tratta di uno spazio privato, acquistato da un privato dopo il fallimento delle Coop, perché il Comune dovrebbe comprarlo? Sarà il proprietario o il futuro proprietario a decidere cosa fare».

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Il consigliere regionale e comunale del Pd Francesco Russo parla di «dispiacere, perché è una sconfitta il fatto che vada sul mercato quello che in origine era stato pensato come una struttura di servizio per il rione e per il quale i residenti chiedono da anni la possibilità che torni, almeno parzialmente, a uso pubblico. Nel 2019 – ricorda Russo – organizzai un incontro tra i cittadini e il sindaco Dipiazza proprio per affrontare l’argomento, auspicando un impegno per l’area. Dipiazza si era ripromesso di valutare la situazione. Poi non si è fatto nulla. Peccato. La zona ha una cronica mancanza di negozi di prossimità e servizi». Russo anticipa che tornerà «in Consiglio comunale chiedendo che ci sia un tentativo per recuperare quel sito, che potrebbe ospitare un centro civico o un ambulatorio».

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