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Mala del Tronchetto, per il Tribunale non c’è stata mafia. Tutti i condannati e gli assolti

La mala del Tronchetto non fu associazione mafiosa. Lo ha stabilito il collegio presieduto dal giudice Stefano Manduzio del tribunale di Venezia che lunedì pomeriggio, 15 luglio, in aula bunker a Mestre ha letto la sentenza di primo grado del procedimento che vedeva imputate 52 persone.

Nel corso della requisitoria, la Procura aveva chiesto tra gli altri 27 anni di carcere per l’ottantenne Gilberto Boatto e per il 76enne Paolo Pattarello, ritenuti ai vertici dell’associazione che avrebbe tentato di imporre il proprio monopolio sui trasporti turistici a Venezia accompagnandolo a estorsioni, rapine, droga, armi.

Pene pesanti riconosciute a entrambi, condannati rispettivamente a 22 anni e sette mesi e 15 anni e sette mesi. Cade però l’accusa prevista dall’articolo 416 bis del codice penale: ci fu associazione criminale ma non di stampo mafioso.

Nel complesso, le condanne riconosciute dal tribunale ammontano a 133 anni. Al termine della requisitoria, la Procura aveva chiesto poco meno di 500 anni complessivi di pene.

L’impianto accusatorio è stato dunque pesantemente ridotto da parte del tribunale. Ventiquattro in totale le assoluzioni, tra cui l’avvocata Evita Dalla Riccia e Sara Battagliarin, compagna di Loris Trabujo, accusato di essere al vertice dell’associazione e già condannato in abbreviato dal tribunale di Venezia.

Ecco tutte le decisioni del Tribunale di Venezia

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