Giro della Valle d’Aosta al via E domani arrivo a Borgofranco
BORGOFRANCO D’IVREA
Cresce a Borgofranco l’attesa per la tappa del Giro della Valle d’Aosta che domani (giovedì 18) arriverà in paese, dopo esservi transitata due volte. Dopo la frazione inaugurale di oggi (40.8 km tutti in terra francese, da Saint–Gervais–Mont– Blanc a Passy, tappa breve sulle strade che ospiteranno i Campionati del mondo di ciclismo nel 2027), domani la 60ª edizione della corsa riservata alla categoria Under 23, sconfinerà in Canavese e nel Biellese per la tappa che partendo da Verrès terminerà a Borgofranco d’Ivrea, con il traguardo fissato davanti alla sede di Tessiore Cicli, azienda da sempre vicina al mondo del ciclismo giovanile.
Il via da Verrès verrà dato alle 12.20 e dopo il traguardo volante di Pont–Saint–Martin, il gruppo passerà da Carema alle 12.50. Da Settimo Vittone la strada si inerpicherà subito verso Nomaglio, per raggiungere il primo Gran Premio della Montagna di giornata ad Andrate (alle 13.23) e avviarsi verso il Biellese passando da Croceserra. Saranno una trentina i km sul versante orientale della Serra, con transito da Donato, Netro, Graglia (dove è fissato un altro traguardo volante), Muzzano, Occhieppo Inferiore, Camburzano, Mongrando, Zubiena e Sala Biellese. Con il passaggio da Chiaverano (località Scalveis, alle 14.20) la frazione rientrerà definitivamente in Canavese: ad Andrate nuovo Gran Premio della Montagna (14.26), poi picchiata per il primo passaggio a Borgofranco (14.40) e di qui rotta verso la Valchiusella, passando da Lessolo, Fiorano Canavese, Loranzè, Colleretto Giacosa, Parella, Quagliuzzo e Strambinello. Da Vistrorio (passaggio alle 15.09) si andrà a Rueglio, per poi raggiungere Trausella, Alice Superiore e ridiscendere a Lessolo (15.40).
Secondo passaggio da Borgofranco alle 15.45 per dirigersi verso Quassolo e tornare a Baio Dora per il traguardo di giornata, dopo 127 km, attorno alle 15.50.
Il Giro della Valle d’Aosta compie sessant’anni e il presidente del comitato organizzatore Riccardo Moret non manca di sottolineare questo importante traguardo: «È evidente che siamo particolarmente lusingati di celebrare questa edizione consapevoli che nessuna altra corsa a tappe al mondo, nelle categorie giovanili under 23, può vantare una storia straordinariamente lunga come la nostra, iniziata nel 1962 con la vittoria di Gilberto Vendemiati.
Da allora sono stati grandi protagonisti, per citarne alcuni: Italo Zilioli, Gianni Motta, Gianbattista Baronchelli, Claudio Chiappucci, Ivan Gotti, Wladimir Belli, Gilberto Simoni, Yaroslav Popovych, Thibaut Pinot, Fabio Aru, Pavel Sivakov, Reuben Thompson, Lenny Martinez e Darren Rafferty. È d’altro canto incontestabile che “la corsa” non celebrerebbe questo importante anniversario senza l’impegno di tantissime persone; due in particolare è obbligo citare: Giovanni Ramires e Vasco Sarto, responsabili di organizzazione per i primi cinquant’anni che purtroppo ci hanno lasciati, a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, nelle scorse settimane. Un elogio speciale lo meritano: i volontari, i servizi arrivi e partenze, gli addetti alle comunicazioni, le scorte tecniche in moto, i medici di corsa, i commissari, la giuria, i direttori di corsa e tutti i miei collaboratori. Un mondo di uomini e donne che giornalmente si sacrificano perché il Petit Tour regali emozioni e sicurezza agli atleti, entusiasmo e passione al pubblico sulle strade».
La corsa ripartirà venerdì da Sarre per la terza frazione che si concluderà a Pré-Saint-Didier (129.5 km), poi sabato la Saint-Vincent-Champoluc (163.1 km) e domenica il gran finale con i 95,5 km della Valtournenche-Breuil Cervinia. Nei cinque giorni di corsa i 140 iscritti (in rappresentanza di 28 squadre di 13 nazionalità diverse) percorreranno 559 km, con 13mila metri di dislivello.