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Salis con la spilla antifascista a Strasburgo con mamma e papà. Che gli fa un book fotografico

Ilaria Salis papà

Primo giorno di scuola a Strasburgo all’Europarlamento dove si è votato per la presidenza e per le vice-presidenze, in attesa del discorso di Ursula von der Leyen. La curiosità degli osservatori è stata attratta soprattutto da alcuni debuttanti: Ilaria Salis, la capitana Carola Rackete (immancabile zaino da campeggio in spalla), Mimmo Lucano, l’ex generale Roberto […]

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Primo giorno di scuola a Strasburgo all’Europarlamento dove si è votato per la presidenza e per le vice-presidenze, in attesa del discorso di Ursula von der Leyen. La curiosità degli osservatori è stata attratta soprattutto da alcuni debuttanti: Ilaria Salis, la capitana Carola Rackete (immancabile zaino da campeggio in spalla), Mimmo Lucano, l’ex generale Roberto Vannacci. Salis si presenta scortata da mamma e papà, è seduta accanto alla Rackete e a Mimmo Lucano. E la si vede prendere appunti su un quadernino, come raccontano vari reportage, tra cui quello della Stampa: «Sono molto emozionata – racconta-. Io sono prima di tutto antifascista: per cui voglio occuparmi di temi sociali e immigrazione. Sto studiando molto». Mostra orgogliosamente la sua spilla antifascista. Già si può avere un assaggio di quali saranno le sue politiche dai banchi di “Left”, il raggruppamento che la vede insieme alla Rackete e all’ex sindaco di Riace e altri eurodeputati di estrema sinistra.

Papà Salis, le foto ad Ilaria e il post seguito da insulti

Quanto alla presenza dei genitori spiega: «Mi hanno aiutato tantissimo in campagna elettorale e ci tenevo davvero tanto che fossero qui oggi. Per me è davvero un po’ come il primo giorno di scuola». Quanto all’ipotesi che la magistratura ungherese possa un giorno bussare alle porte dell’Europarlamento per chiedere la sospensione della sua immunità sembra piuttosto fiduciosa: «Non mi preoccupa, ero in carcere per motivi politici». Papà Salis non la molla,  gira intorno ma poi dice: «Voglio lasciare tutto lo spazio a Ilaria». Ma non sarà così. Proprio come quei genitori italiani  tanto demonizzati da fior di psichiatri perché hanno scortato i figli alla maturità con tanto di fiori, il papà le scatta una foto mentre è seduta sul suo scranno e poi fa un post gongolante.

«Per alcune cose basta una carta di credito altre sono impagabili!» è la scritta sul post: nella foto scattata c’è la seduta di Strasburgo con Ilaria Salis cerchiata di rosso. A parte l’infantilismo del caso, le sue parole su X  hanno procurato sfottò a non finire a lui e a sua figlia. Non le ha fatto un gran favore soprattutto nella scelta del lessico. E’ quella parolina – “impagabili” – che ha scatenato un’apoteosi di prese in giro, come si può immaginare. “Che vi sia un’attitudine a non pagare non c’è dubbio”, scrive un utente sotto il post. Al netto di qualche laudatores, prevalgono le critiche: “Mi spiega con parole semplici per quale merito sua figlia siede al Parlamento europeo?”. Un altro fa notare che sarebbe meglio tenere un basso profilo, visto che la giustizia ungherese potrebbe fare brutti scherzi. Ma non pare un consiglio seguito, perché imperterrito il papà in versione fotografo ufficiale l’ha ritratta in tutte le salse. Come si può vedere scorrendo la pagina social. Arrivando a fotografare persino l’interruttore dello studio assegnato a sua figlia.

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