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Edicolante e padre di un bimbo muore a 36 anni per un tumore

Il sorriso di Francesco si è spento martedì mattina, 16 luglio. «Siamo corsi in ospedale per dargli un ultimo saluto. Mio fratello Francesco ha avuto una crisi di rigetto ai polmoni e ci ha lasciati dopo aver combattuto come un leone, aggrappato alla vita per undici anni».

Giorgio Coletto, con grande forza d’animo, ricorda il fratello Francesco, 36 anni, che martedì non ha superato l’ultima prova, dopo il ricovero in ospedale a Cittadella, lasciando nel dolore i familiari e il figlioletto Riccardo di soli 3 anni.

«Dal 2013 combatteva la sua battaglia contro il cancro prima alle ossa, poi al cervello ed infine ai polmoni. Due anni fa il trapianto ai polmoni era riuscito e Francesco aveva superato anche quella dura operazione» ricorda il fratello Giorgio.

Dopo il diploma all’istituto tecnico Newton Pertini, Francesco Coletto aveva lavorato come dipendente della ditta Alce di Villa del Conte e poi come titolare dell’edicola di Fratte.

La sua grande passione era da sempre il Calcio Padova. «Come mio papà Sergio e come me, Francesco si era appassionato al calcio giocando nel Campetra» ricorda il fratello. Poi il grandissimo tifo per il Padova l’aveva portato a seguire ovunque i biancoscudati, con il club di Camposampiero.

«Lo portavamo in trasferta, negli ultimi tempi, anche con stampelle e sedia a rotelle. Francesco non voleva mai abbandonare i colori del Padova ed in pullmino era una festa per tutto il tragitto: un grande attaccamento al Padova ed alla sua gente».

Il sorriso del giovane è uno dei ricordi che resteranno per sempre in quanti l’hanno conosciuto. E sul web, sui blog dei tifosi biancoscudati, ieri il suo nome era condiviso nei ricordi di tantissimi tifosi. «Amava stare in compagnia e divertirsi con gli amici; spesso, nonostante le difficoltà degli ultimi anni, era pronto ad andare anche da solo dalla nostra casa in quartiere Santa Chiara fino da Macola, per incontrare gli amici».

Una personalità aperta e gioviale, quella di Francesco Coletto che trasmetteva agli altri la sua voglia di vivere e la sua positività. «Era sempre rivolto con i suoi pensieri verso gli altri – continua Giorgio.

«La settimana scorsa ha voluto che a San Pietro si celebrasse una messa per tutti i malati come lui, come segno di speranza e vicinanza» aggiunge il fratello. In queste ore tantissimi sono i messaggi di conforto giunti ai genitori Marina e Sergio, alla sorella Valeria, a Giorgio e alla compagna di Francesco, Alice con il piccolo Riccardo. Giovedì 18 alle 19.15 in chiesa a San Pietro si reciterà il rosario, il funerale si terrà venerdì 19 alle 10, sempre a San Pietro e sarà celebrato dal parroco di San Marco, don Bruno Bevilacqua.

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