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Liguria, il Riesame dice no anche a Spinelli: il presunto corruttore di Toti resta ai domiciliari

Il Riesame conferma i domiciliari anche per l’imprenditore portuale Aldo Spinelli, arrestato il 7 maggio scorso con l’accusa di aver corrotto il governatore della Liguria Giovanni Toti e l’ex presidente del porto di Genova Paolo Emilio Signorini per far approvare una serie di pratiche di suo interesse. Il Tribunale delle Libertà ha rigettato il ricorso della difesa – avvocati Sandro Vaccaro e Andrea Vernazza – contro il diniego all’attenuazione della misura arrivato a fine giugno dalla gip Paola Faggioni, secondo cui l’ex patron di Genoa e Livorno calcio poteva ancora inquinare le prove concordando una versione di comodo con gli altri indagati. Il no del Riesame a Spinelli segue di pochi giorni quello opposto a Toti, per cui è stato ritenuto ancora sussistente il rischio di reiterazione del reato.

Mercoledì intanto si terrà il primo dei tre nuovi incontri a cui il governatore è stato autorizzato dalla gip: nel tardo pomeriggio vedrà nella propria casa di Ameglia l’assessore ai Lavori pubblici Giacomo Giampedrone, un suo fedelissimo. Nei prossimi giorni, invece, sono previsti i faccia a faccia – ancora da calendarizzare – con l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola e soprattutto con il vicepremier della Lega Matteo Salvini. Martedì la giudice Faggioni ha accolto l’istanza di attenuazione della misura cautelare nei confronti di Signorini, l’unico degli indagati sottoposto a custodia in carcere, permettendogli di andare ai domiciliari.

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