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Dallo sbarco a Lampedusa a Sistiana: Lamin, studente modello e bagnino

DUINO AURISINA Nel gennaio del 2023 era arrivato a Lampedusa dopo un duro viaggio, a bordo di uno dei famosi barconi che attraversano il Mediterraneo per portare i migranti dall’Africa all’Italia, ricco di speranze e di volontà di migliorare la propria vita.

Oggi, 18 anni, fa l’assistente dei bagnanti a Castelreggio, munito di regolare contratto, ha conseguito il diploma all’Istituto Da Vinci – Carli – Sandrinelli e conquistato, superando la relativa selezione, il diritto a iscriversi, a partire dall’anno scolastico che inizierà a ottobre, ai corsi del Collegio del Mondo unito dell’Adriatico di Duino. Il protagonista di questa straordinaria avventura, felicemente conclusa, è Lamin Kandeh, della Sierra Leone.

Lamin era uno dei 20 migranti minorenni ospiti della comunità “Oltre i Confini 2.a” di via Carducci, la cui attività è stata chiusa a fine febbraio. Visto che il suo intento era quello di laurearsi in Medicina, Lamin, appena giunto in città, aveva iniziato a frequentare le lezioni all’istituto Da Vinci – Carli – Sandrinelli, per ottenere un diploma propedeutico all’iscrizione universitaria. Inoltre, sapendo che, una volta raggiunta la maggiore età, non avrebbe più potuto continuare a beneficiare di quanto gli garantiva la comunità di via Carducci, cioè il vitto e l’alloggio, oltre ai corsi serali dell’istituto, aveva deciso di frequentare anche l’istituto professionale Enfap, per ottenere un diploma che gli desse la possibilità di trovare un lavoro necessario a mantenersi durante lo studio all’ateneo. Nel frattempo, anche in virtù del suo carattere gioviale e disponibile, cresceva la cerchia degli amici e aumentavano le conoscenze sia nel mondo del lavoro sia in quello scolastico.

Nel febbraio di quest’anno però la situazione aveva preso una brutta piega perché, dopo la chiusura della comunità che lo assisteva, il giovane era stato trasferito in un’altra struttura simile, ma a Milano. Una situazione obbligata, che lo aveva isolato dal piccolo mondo che aveva costruito attorno a sé a Sistiana, costringendolo fra l’altro, fatto molto grave per lui, a interrompere il percorso scolastico, con il rischio di essere bocciato, a causa del numero eccessivo di assenze, nonostante gli ottimi risultati ottenuti.

Ma poi le cose cambiano. Ecco che gli amici che si era fatto a Trieste, in particolare a Sistiana, si ricordano di lui e scatta immediata la solidarietà del gruppo di persone con le quali aveva stabilito i migliori rapporti di amicizia in zona. Ad aiutarlo ci pensa soprattutto una famiglia di Sistiana, che decide di tentare la strada dell’affido volontario a suo favore. Grazie al sostegno ottenuto dall’Associazione tutori volontari di Trieste, dal Gruppo Affidi del Comune e dal Servizio sociale del capoluogo, oltre che dall’Unità Politiche d’inclusione del Comune di Milano e del team Unicef, nel giro di un mese e mezzo viene accettato l’affidamento di Lamin che, a quel punto, può tornare da Milano e tornare a vivere a Sistiana, dove ora risiede. Riprende così la frequentazione sia dell’Enfap sia del Da Vinci – Carli – Sandrinelli, concludendo l’anno scolastico con una media scolastica del sette. Nel frattempo, la sua nuova famiglia si attiva per iscriverlo alla selezione nazionale di ammissione al Collegio del Mondo unito di Duino e per trovargli un lavoro estivo. Lamin centra tutti gli obiettivi, primo dei quali avere una nuova famiglia a Sistiana. Si assicura anche l’ammissione al Collegio di Duino per il biennio 2024 – 2026 e trova un posto come assistente allo stabilimento di Castelreggio.

Tutto questo grazie alla grande voglia di integrarsi nel tessuto sociale locale, che lo porta anche a ottnere un premio in ambito sportivo: giocando come attaccante nel torneo Aurisina Cup, svoltosi recentemente a Visogliano, vince il trofeo riservato al miglior giovane giocatore. «Sono felice – dice con un largo sorriso – perché qui in Italia ho trovato amici, un lavoro, posso continuare gli studi ai quali tengo molto. Poi ho anche trovato il tempo di giocare a calcio, vincendo il trofeo di miglior giocatore giovane del trofeo Aurisina Cup. Devo solo migliorare il mio italiano, per farmi capire da tutti».

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