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Per gli europarlamentari di sinistra i conti non sono in rosso: da Salis a Rackete, tutti i redditi

Salis Rackete

Da poche ore sono consultabili sul sito dell’europarlamento i redditi dei nuovi europarlamentari. Le sorprese sono parecchie, come ha scoperto Libero, facendo i conti a tutti, a cominciare da Ilaria Salis, “protettrice degli immobili altrui i soldi per pagare un affitto li aveva, se proprio non voleva vivere nella villa in Sardegna del padre. Salis […]

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Salis Rackete

Da poche ore sono consultabili sul sito dell’europarlamento i redditi dei nuovi europarlamentari. Le sorprese sono parecchie, come ha scoperto Libero, facendo i conti a tutti, a cominciare da Ilaria Salis, “protettrice degli immobili altrui i soldi per pagare un affitto li aveva, se proprio non voleva vivere nella villa in Sardegna del padre. Salis nel triennio precedente all’elezione ha incassato 34.906 euro, che di per sé sono pochi ma attenzione, come si legge nel documento ha «alternato periodi di attività lavorativa e periodi di disoccupazione». Dunque il tempo per arrotondare c’era. Forse – sottolinea maliziosamente il quotidiano diretto da Mario Sechi – è mancata la voglia”.

Lucia Annunziata milionaria, Tarquinio e Tridico oltre 600mila euro l’anno

Non è andato tanto male, nonostante le apparenze, neanche il reddito della tedesca Carola Rackete. La capitana delle Ong e traghettatrice di migranti, percepiva solo 15mila euro all’anno come “volontaria”, “ecologista freelance” c’è scritto nella dichiarazione depositata a Bruxelles. Tuttava, intascava per la campagna “Flotta civile”, tra luglio 2022 e giugno 2023, 2mila al mese, ossia 22mila. A sinistra, la nuova europarlamentare dem Lucia Annunziata, nel 2021-2022-2023 dalla Rai ha incassato 992mila 479euro, a cui ne vanno sommati 17.250 come editorialista de La Stampa, 31.850 per 7 mesi al Sole 24 Ore, e 120mila come “consulente per l’ufficio comunicazione di Banca Ifis (giugno ’23-aprile ’24); altri 18mila euro da Fideuram come “remunerazione occasionale per la singola prestazione” in qualità di “speaking engagement” e ulteriori 37mila per il suo libro “L’inquilino”. Totale, un milione 216mila euro. Niente male.

Il collega Marco Tarquinio, anche lui dem, dal 2021 a metà 2023 come direttore di Avvenire ha ricevuto 661.568 euro, poi altri 65mila come editorialista dello stesso quotidiano dei vescovi. Restiamo alla “T”, Pasquale Tridico, padre del reddito di cittadinanza, eletto coi 5Stelle: 600mila euro all’anno quand’era a capo dell’Inps, 80mila da professore universitario e 60mila per una “prestazione occasionale per Società Editoriale Il Fatto Spa (Seif Spa), Consiglio scientifico”.
Tra i Verdi ha guadagnato un seggio Ignazio Marino, ex sindaco di Roma che come vicepresidente esecutivo della Thomas Jefferson University ha guadagnato 416mila dollari, 380mila euro.
Il sindaco di Riace Mimmo Lucano, euro-prodotto di Fratoianni, ne ha incassati 20mila grazie al suo libro “Il Fuori Legge”. Ce ne sono 10mila derivanti da “attività con casa di produzione cinematografica di Ruggero Di Maggio”, da sindaco (continua a esserlo nonostante l’elezione a Bruxelles) di euro ne riceve 2.200 al mese. Novantamila euro invece per il giornalista delle trasmissioni di Michele Santoro, eletto a Strasburgo per il Pd Sandro Ruotolo: redditi percepiti quand’era senatore.
Ordinaria amministrazione per Nicola Zingaretti Nicola, l’ex governatore del Lazio. Nel suo ultimo triennio: 110mila euro per ogni anno da presidente di Regione e una “retribuzione media” annua da deputato di 61mila.

Redditi che si riferiscono al passato di tutti gli europarlamentari appena citati: il presente, per cinque anni, è rappresentato da oltre 15mila euro al mese.

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