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Omicidio Tominaga, i tre indagati si avvalgono della facoltà di non rispondere

UDINE. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, nella mattinata di mercoledì 17 luglio, durante l’interrogatorio di garanzia in carcere a Udine, Samuele Battistella, 19 anni, residente a Mareno di Piave, accusato di omicidio preterintenzionale, Daniele Wedam, 19 anni e Abd Allah Djouamaa, 21, chiamati a rispondere in concorso (morale) con Battistella dell'omicidio preterintenzionale in relazione alla morte dell'imprenditore giapponese Shimpei Tominaga , 56 anni.

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L'uomo era stato aggredito (con un pugno al volto) poco dopo le 3 del 22 giugno a Udine, mentre si trovava in un locale di via Pelliccerie con due amici.

Cadendo, aveva battuto la testa, riportando ferite cerebrali gravi che ne avevano causato il decesso tre giorni dopo, in ospedale.

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Inizialmente, la Procura di Udine aveva iscritto, prima per lesioni gravissime e poi per omicidio preterintenzionale, il giovane che aveva sferrato il pugno: Samuele Battistella, 19 anni, residente a Mareno di Piave. Mentre nei confronti degli altri due ragazzi che erano con lui – Daniele Wedam e Abd Allah Djouamaa – era stata formulata l'accusa di rissa aggravata.

Adesso, invece, gli inquirenti hanno modificato quest'ultima l'ipotesi d'accusa e anche i due amici saranno chiamati a rispondere in concorso (morale) con Battistella dell'omicidio preterintenzionale.

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L’avvocato di Battistella e Wedam, Tino Maccarrone, fa sapere che sarà richiesto il Riesame a seguito della modifica del capo di imputazione per Wedam. «Ancora tutti gli elementi non sono sul tavolo – le parole del legale -. Alcuni passaggi non sono stati ancora chiariti e quindi in questa fase è prudente avvalersi della facoltà di non rispondere. Ovviamente più avanti i miei assistiti si sottoporranno ad interrogatorio. Per quanto riguarda Wedam, ad oggi mi sembra non ci siano gli elementi per poter contestare la partecipazione attiva, anche solo morale, al tragico evento. Battistella ha confermato la volontà di non procedere al Riesame e di attendere il processo in carcere. Per Wedam, invece, stiamo aspettando la messa a disposizione del braccialetto elettronico affinchè possa andare ai domiciliari».

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