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Miasmi di zolfo e idrocarburi, cova la protesta a Sannazzaro

SANNAZZARO. Cresce il malumore della gente per gli odori di idrocarburi e di zolfo emessi nell'aria, specialmente nelle ore notturne. Il caldo e l'umidità di questi giorni accentua certamente gli effetti delle emissioni. I controlli alle sei centraline dislocate nella cerchia urbana e gestite da Arpa Lombardia non evidenziano anomalie nell'individuazione di emissioni fuori norma. Ma ieri (martedì) a Sannazzaro, nei bar e nei negozi non si parlava d'altro.

Il commerciante R. M. dice: «Siamo in estate e un po' di frescura dovrebbe entrare dalle finestre. Invece no. Siamo costretti a chiuderle poiché sono molte le sere in cui l'aria si fa irrespirabile». Ed aggiunge: «Questi odori pungenti mi portano un forte bruciore agli occhi. Spero che anche gli amministratori comunali siano arrabbiati per questo stato di cose. Non è possibile fare qualcosa? Appare impossibile continuare in questo modo e nel silenzio più assoluto».

E le voci sui social si fanno ancora più pesanti. Una su tutte, quella del pensionato M. M.: «Aria irrespirabile tutte le sere e che si dice? Va sempre tutto bene?».

Gli ecologisti
L'ambientalista Gaspare Amari, rappresentante di Legambiente nella Consulta comunale ambientale, non usa mezze misure: «Siamo accerchiati da emissioni moleste che possono anche arrecare danni alla salute umana. In quanto esponente della Consulta, mi farò carico nella prossima seduta di sollevare il problema. Fanghi sparsi nei boschi di pioppi ed aziende a rischio: occorre approfondire i motivi e le origini di tali emissioni maleodoranti. E lo chiederemo nell'ambito della Consulta stessa». Amari si spinge oltre: «Invitiamo i cittadini a denunciare questi casi anomali di emissioni attraverso la compilazione dei moduli di denuncia che sono in distribuzione in municipio o scaricabili dal sito comunale internet. Ogni anomalia va denunciata».

Infine Gaspare Amari va a fondo della situazione: «Le centraline Arpa rilevano solo alcuni gas emessi eventualmente dalla raffineria, solo quelli preminenti, non certo tutti. Appare impossibile che queste anomalie dell'aria non vengano mai evidenziate. Qualcosa va rivisto anche in termini di centraline di controllo di Arpa».

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