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Olimpiadi Parigi 2024: la città si prepara. Da oggi le zone del centro in “lockdown”

Olimpiadi Parigi 2024: la città si prepara. Da oggi le zone del centro in “lockdown”

Parigi si prepara all’inizio delle Olimpiadi 2024. A partire dalla giornata di oggi, giovedì 18 luglio, nella capitale è cominciato il “lockdown” del centro della città, necessario per preparare la complessa macchina organizzativa che porterà alla Cerimonia d’apertura, in programma venerdì 26 luglio lungo la Senna

Per disposizioni di sicurezza, tutti i quartieri adiacenti ai 6 km del fiume che interesseranno l’evento saranno chiusi ai veicoli a partire dalle ore 5:00. Per accedere sarà necessario esibire un pass sotto forma di QR Code. Nel frattempo sono stati già issati gli stadi sportivi temporanei nei luoghi simbolo della Capitale, pensiamo al Champ de Mars (che accoglierà le gare di beach volley), Place de Concorde (breakdance, ciclismo BMX Freestyle, Basket 3×3 e skateboard) e Hôtel des Invalides (tiro con l’arco, partenza gara cronometro di ciclismo, arrivo maratona atletica). 

Rientrano nel piano restrittivo anche numerose stazioni ferroviarie, come confermato dal Ministro dell’Interno Gerald Darmanin che, intercettato dai media, ha spiegato più nel dettaglio le misure di sicurezza: “Stiamo entrando in una fase molto operativa per ospitare il più grande evento del mondo – ha detto il ministro dell’Interno Gerald Darmanin nelle parole raccolte da Insidethegames Molte stazioni centrali della metropolitana hanno chiuso giovedì e rimarranno chiuse fino a dopo la cerimonia di apertura, che vedrà la partecipazione di 6.000-7.000 atleti navigare lungo la Senna su circa 100 chiatte e barche”.

Come prevedibile, la scelta di coinvolgere attivamente il cuore della città nei Giochi sta provocando anche alcuni mal di pancia tra i residenti, costretti a una nuova quotidianità temporanea difficile da gestire in una metropoli come quella parigina. In tal senso è intervenuto il Direttore Generale di Parigi 2024 Etienne Thobois: “È vero che il nostro concetto di avere un gran numero di siti temporanei al centro, ovviamente, ha dei vincoli: ma ho la sensazione che le persone stiano capendo quello che stiamo facendo”. 

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