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Belluno, il nuovo prefetto Roccoberton: «Attenzione alta sulle Olimpiadi»

Attenzione massima sui cantieri olimpici, per prevenire infiltrazione della criminalità organizzata. Il nuovo prefetto di Belluno, Antonello Roccoberton, proseguirà il lavoro avviato dai suoi predecessori in ottica 2026, consapevole che ci sono ancora nodi da sciogliere per l’appuntamento olimpico. Come quello degli alloggi per le forze dell’ordine, un migliaio fra agenti e militari che saranno dislocati sul territorio fra poco più di un anno e mezzo.

Roccoberton conosce bene la nostra provincia, «da turista». Scia, ama fare escursioni soprattutto in Agordino, ed è ben consapevole delle criticità di una terra bellissima ma altrettanto fragile.

Originario di Rovigo, 62 anni, il suo è un ritorno ai piedi delle Dolomiti: alla Prefettura di Belluno aveva iniziato la carriera nel 1989 come vice consigliere. Poi è stato a Rovigo, Venezia, Padova, Treviso, dov’era viceprefetto vicario e dove si è occupato in maniera importante di immigrazione.

«Sono onorato di questo incarico», afferma Roccoberton da Palazzo dei Rettori, dove si è insediato. «Ci saranno importanti impegni nei prossimi anni, che coinvolgeranno l’intera provincia e la Prefettura».

Sarà il prefetto delle Olimpiadi.

«L’evento è dietro l’angolo effettivamente. So che ci sono alcuni nodi da sciogliere, come quello degli alloggi per le forze di polizia. Il ministero ne è al corrente e ci sono già state interlocuzioni, è un problema che dovrà essere risolto in breve tempo, compatibilmente con le esigenze alloggiative di altra natura».

In merito ai cantieri per le numerose opere olimpiche, invece?

«L’attenzione sarà altissima per prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata. Sono già stati programmati incontri con i vertici ministeriali su questo tema. Il mio predecessore ha svolto un lavoro egregio e continuerò sulla stessa linea. Le Olimpiadi saranno un’importantissima vetrina per la provincia di Belluno e per tutta Italia, ci sarà massimo impegno per risolvere per tempo tutte le criticità. A breve mi recherò anche a Cortina per parlare con il sindaco e con il dirigente del commissariato».

A proposito di Cortina e di cantieri. In questi giorni, fra le opere pubbliche e le ristrutturazioni private, ci sono molte criticità sul fronte della viabilità e dei parcheggi.

«Ne sono stato informato. Convocherò a brevissimo un incontro per parlarne e individuare le soluzioni».

Immigrazione e accoglienza sono due temi che lei conosce bene, essendo stato anche presidente della commissione che valuta le richieste di asilo. Negli anni scorsi nel Bellunese ci sono state alcune problematiche perché non tutti i Comuni davano disponibilità ad accogliere i migranti. Come agirà?

«La volontà è quella di non imporre nulla a nessuno. Si concorderà con i sindaci la disponibilità all’accoglienza. Proseguiremo sulla linea tracciata dal mio predecessore, favorendo l’incremento delle strutture per l’accoglienza diffusa (che è anche obiettivo del ministero), che favoriscono percorsi di integrazione. C’è anche da dire che se i flussi rimarranno quelli attuali, non ci saranno difficoltà. Ad oggi non c’è una situazione emergenziale».

Un altro progetto che immaginiamo abbia trovato sul suo tavolo è quello per il nuovo Ccs, il centro coordinamento soccorsi.

«Si cercherà di terminarlo a breve, ci sono ancora alcuni interventi da fare e si spera di riuscire a reperire le risorse necessarie. So che il Bellunese è un’area soggetta ad eventi meteo intensi che spesso generano criticità e disagi, ma il sistema di Protezione civile lavora molto bene. Lavoreremo sempre nell’ottica della collaborazione con la Regione».

Belluno è una provincia sicura?

«Non ci sono particolari problematiche sul fronte dell’ordine e della sicurezza pubblica. I fenomeni di criminalità comune ci sono, ma in misura molto limitata e non destano preoccupazioni. Non si registrano tentativi di infiltrazioni mafiose, ma l’attenzione è e rimarrà alta per le Olimpiadi».

In Prefettura è attivo anche un tavolo sul Pnrr e le opere finanziate dal Piano.

«Ci sono molti cantieri aperti grazie al Pnrr e proprio lunedì c’era una riunione, già programmata, che è stata utile per raccogliere le criticità. Le problematiche sono soprattutto di natura burocratico - amministrativa, è necessario che i pagamenti avvengano in tempi rapidi».

Va risolto anche il nodo autovelox.

«Si tratta di dispositivi necessari per fare prevenzione. È sicuramente un tema da seguire e approfondire, ne ho già parlato con il comandante della Polizia stradale».

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