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Il sindaco di Gorizia Ziberna: “Spento l’incendio sul Carso sloveno”

GORIZIA L’incendio divampato ieri, giovedì 18 luglio, sul Carso sloveno, è stato spento. Lo annuncia intorno alle 15 di oggi il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna.

"Ho appena risentito il collega sindaco di Nova Gorica Samo Turel, il quale mi assicura che l'incendio boschivo è stato spento. Per tre giorni i quasi 150 ettari che hanno subito la devastazione del fuoco e gli spazi vicini saranno presidiati e bonificati per impedire una ripresa delle fiamme ed una loro estensione. Le previsioni meteo peraltro ci vengono in soccorso perché a breve sono previste precipitazioni.
Ringrazio le donne e gli uomini che in Slovenia sono intervenuti ed anche la Protezione civile regionale e di Gorizia, che ha assicurato una costante allerta ma anche presidio del territorio da Gorizia a San Giovanni di Duino”.

Le operazioni

In mattinata l’incendio è stato circoscritto e messo sotto controllo: gli aerei e l’elicottero dell’esercito sloveno hanno continuato a fare la spola dal golfo di Panzano e il monte Trstelj per cercare di domarlo.

I vigili del fuoco sloveni, dopo aver lavorato in centinaia tutta la notte, hanno anche monitorato l’intera area, a pochi chilometri dal confine con Gorizia, per scongiurare il pericolo di altri focolai.

Nonostante gli sforzi, la zona invasa dalle fiamme sarebbe avanzata di un altro centinaio di ettari rispetto a ieri, e oggi si conterebbero complessivamente 250 ettari andati distrutti.

La speranza, come conferma Ziberna, è appesa anche alle previsioni meteo e a quel 30% di possibilità che nelle prossime ore piova.

Oggi i rappresentanti del governo del sloveno hanno effettuato un sopralluogo nei pressi dell’area interessata dalle fiamme. Prende corpo la probabilità che l’incendio abbia origini dolose e sia stata opera di un piromane.

Le fiamme divampate giovedì 18 luglio: cosa è successo

L’ incendio ieri è scoppiato intorno alle 9.45 nel territorio comunale di Kostanjevica na Krasu/Castagnavizza del Carso, a circa una decina di chilometri dal confine.

Le fiamme sono partite dal versante nord del monte Trstelj per poi propagarsi verso ovest, spinte dal vento di bora. Dalla pianura di Gorizia e Nova Gorica il fumo è stato subito notato e le telefonate ai numeri d’emergenza sono state immediate e molte.

Ai vigili del fuoco di Gorizia sono arrivate segnalazioni soprattutto da Jamiano, Doberdò del Lago e San Martino del Carso, località che si sono trovate sottovento e, per questo, sono state invase dal fumo.

E il fumo ha stagnato anche lungo la strada del Vallone dove gli automobilisti diretti verso Monfalcone, superata la località di Gabria, poco prima dell’incrocio che sale al valico di Devetachi, si sono infilati in una sorta di nebbia e hanno visto cambiare all’improvviso il colore della luce, passata da un brillante azzurro a un cupo rosso-arancione.

I precedenti

A molti ieri è sembrato di rivivere esattamente le stesse scene dell’estate 2022, quando la battaglia contro le fiamme andò avanti per 17 interminabili giorni. Allora era il 19 luglio, quest’anno è stato il 18. Sono passati due anni esatti.

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