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Grande come 35 campi da calcio e può produrre energia sufficiente per l’intero paese: ecco il mega impianto fotovoltaico di Carlino 

CARLINO. È stato presentato dalla Atlas Solar 5 di Milano il progetto per la realizzazione a Carlino di un impianto agrivoltaico (sistema costituito da un impianto fotovoltaico posizionato su un terreno che viene utilizzato allo stesso tempo per attività agricole o per l’allevamento) per la produzione di energia elettrica da 25 ettari, pari a 35 campi di calcio che ricade anche nel comune di San Giorgio di Nogaro.

L’amministrazione sarà chiamata a dare un parere entro il 10 agosto. A rendere nota la richiesta approdata agli uffici della Regione Fvg per la Valutazione di impatto ambientale (Via) per l’impianto, sono il coordinatore provinciale del Movimento 5 Stelle di Udine Cristian Sergo e il co portavoce regionale di Europa Verde Claudio Vicentini, che dal mese di giugno ricopre anche il ruolo di consigliere comunale di minoranza a Carlino.

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Sabato 20 luglio Vicentini, assieme ai colleghi di opposizione, Aurora Filip e Claudio Paiaro, hanno presentato al sindaco Loris Bazzo, una richiesta di convocazione straordinaria del consiglio comunale per discutere il progetto.

«Sul nuovo parco fotovoltaico a Carlino – spiegano i due esponenti politici –, entro il 10 agosto, cittadini enti e amministrazioni, sono tenuti a esprimere un parere sul progetto presentato dalla società Atlas Solar 5 di Milano che prevede l’installazione di un impianto agrivoltaico da 18 MW esteso su 25 ettari di terreno agricolo su cui i proponenti prevedono di continuare la coltivazione di frumento, orzo e soia».

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«Chiederemo che il parere del Comune sia espresso dopo una discussione del consiglio comunale e stiamo organizzando una serata informativa in cui illustrare il progetto che prevede impianti per 18MW, praticamente quanto necessario a soddisfare la richiesta di energia dell’intero paese – spiega Vicentini in veste di consigliere comunale di Carlino – peccato che i benefici finiranno solo ai proponenti. Riteniamo giusto che i cittadini siano messi al corrente su come verrà trasformato il nord del paese».

«A prescindere dalle posizioni che si possono assumere su questo mega impianto, che per rendere un’idea è pari a 35 campi da calcio e che ha poco di agro e molto di voltaico, sarà anche l’occasione per capire come quest’opera, considerata di interesse pubblico perché produce energia rinnovabile, possa interferire con il progetto che sta realizzando la Regione per il secondo accesso ferroviario della Aussa Corno. Se l’accesso dovesse passare per Carlino – conclude Sergo – gli spazi che non interferiscono con l’agrivoltaico e il fiume Zellina sono sempre meno e vorremmo capire chi subirà i disagi di queste scelte».

Il progetto, che dovrebbe essere realizzato in località Boccon (area rurale adiacente a via Levaduzza in prossimità del cimitero), come si evince nell’elaborato, sarà formato da tre sezioni: Carlino 1, Carlino 2 e Carlino 3. Le infrastrutture di collegamento, elettrodotto, alla cabina primaria denominata Planais a San Giorgio di Nogaro, saranno tutte interrate.

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