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I Servizi sociali di Monfalcone lanciano l’allarme: disagio giovanile e over 65 in povertà

MONFALCONE È un’immagine complessa quella che la Relazione sociale 2023 dell’Ambito socioassistenziale restituisce. Anche se i numeri dei cittadini presi in carico è in leggera diminuzione (3.723 di cui 507 stranieri contro i 3.778, di ci 569 stranieri, dell’anno precedente), l’intensità degli interventi non è affatto diminuita, come emerge dalla Relazione, portata mercoledì all’esame dell’Assemblea dei sindaci, o loro delegati, dei dieci Comuni che compongono l’ambito e di cui è capofila Monfalcone, che esprime anche il presidente, l’assessore Stefano Vita.

Le persone adulte, tra i 18 e i 64 anni, in carico nel corso del 2023 sono state 1.527 (41% dell’utenza) e «il dato risulta in costante crescita nell’ultimo triennio». Da un lato, come rileva la relazione, a far emergere i numeri è stato il ricorso a misure strutturate di sostegno (come il Reddito di cittadinanza), dall’altro si registra un aumento delle fragilità. I beneficiari di contributi economici sono diminuiti in termini assoluti (252, di cui 210 italiani, contro 265, ma 167 contro 165 a Monfalcone), ma i fondi erogati sono aumentati (quasi 400 mila euro, di cui 300 mila assorbiti dalla fascia 18-64, contro 364 mila). Il 44% degli utenti nel 2023 è riconducibile alla fascia degli over 65, in cui il Servizio sociale dei Comuni ha rilevato un peggioramento della situazione in particolare dei cosiddetti “giovani anziani”, tra i 65 e i 74 anni di età, che si trovano «a fronteggiare in modo crescente problematiche relative al reddito e alla dimensione abitativa».

La diversa composizione demografica di Monfalcone ha comunque il suo peso, perché in città a prevalere è la richiesta di aiuto della fascia 18-64 anni. A prevalere, come negli anni precedenti, sono quindi gli interventi del servizio sociale professionale che interessano soprattutto anziani e adulti, anche se non solo. Seguono gli interventi di sostegno alla domiciliarità dove prevale ancora nettamente, come nel 2022, l’utenza anziana (con i servizi di Sad e pasti a domicilio predominanti). Per quanto concerne il Segretariato sociale, torna a prevalere l’utenza over 65, mentre quella adulta prevale appunto per i contributi economici per servizi e interventi, misure per l’inclusione e l’inserimento socio lavorativo, pronto intervento sociale e interventi per le povertà estreme, questi ultimi in crescita.

Nel 2023 sono stati invece 542 i minori seguiti nei dieci Comuni dell’Ambito, di cui 290 nella sola Monfalcone, che d’altra parte con i suoi 1.751 utenti ha rappresentato il 47% dei 3.723 cittadini presi in carico in totale lo scorso anno.

Degli 11.302 interventi effettuati dal Servizio sociale nel 2023 il 16,9% è stato relativo all’area minori (dato sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente), che spesso si caratterizza da una multi problematicità a carico sia dei bambini e ragazzi in carico sia dei loro genitori, come si legge nella relazione, che conferma altri trend emersi negli ultimi anni. Allo scenario creato e lasciato in eredità dalla pandemia si affianca, secondo il Servizio sociale dei Comuni, «anche un peggioramento di problematiche psicopatologiche che afferiscono al tema del disagio mentale e all’uso di sostanze in età giovanile».

Dei 290 minori seguiti a Monfalcone 169 lo sono stati per problematiche legate alla famiglia e 98 per quelle legate alla salute. Scendendo nel dettaglio degli interventi, 47 sono stati innescati da conflittualità di coppia, 20 per inadeguatezza del ruolo genitoriale, 29 per sospetto maltrattamento-abuso, 32 per violenza assistita e 11 sono stati i minori in stato di abbandono. Il Servizio sociale ha agito a Monfalcone a sostegno di 107 minori seguendo le disposizioni dei decreti emessi dall’autorità giudiziaria, per 35 a seguito di indagini della procura, mentre quattro sono stati i minori oggetto d’indagine (cinque a Ronchi, gli altri tre a Fogliano Redipuglia, Sagrado e Turriaco).

Riconoscendo dalla lettura delle istanze emerse dal territorio il vulnus che si annida proprio nei nuclei familiari, il Ssc nel 2023 ha affidato all’Irsses la progettazione e l’avvio dello Spazio Genitori per la gestione delle dinamiche genitoriali e della gestione dei conflitti.

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