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Ivrea, dopo 33 anni chiude Le bontà di Rosa, un brindisi il 31 luglio

IVREA. Il 6 luglio di 33 anni fa, era il 1991, Rosa Ferrara, titolare della storica gastronomia-ristoro di via Torino, le bontà di Rosa, decise all'età di 37 anni, di rilevare l'esercizio pubblico, trasformandolo nel tempo, in gastronomia. Rosa Ferrara, molto conosciuta in città e nel quartiere per la sua ottima cucina, è arrivata a Ivrea con la sua famiglia, all'età di 12 anni, da San Felice a Cancello, un paese in provincia di Caserta. A Ivrea ha trascorso adolescenza e giovinezza, è diventata mamma di Alessandro e Riccardo e ha trascorso gli anni più belli della sua vita. «Essendo arrivata a quasi 70 anni – ha detto Rosa con un velo di tristezza, ma soddisfatta per il lavoro svolto – chiudo l'attività perché è un lavoro molto impegnativo e alla mia età credo sia giusto ritirarsi. In questi anni ho costruito dei rapporti stupendi con i clienti e sicuramente mi mancherà tanto il contatto con le persone». Aggiunge: «All'inizio di quest’anno – aggiunge – anche mia sorella Maria che mi aiutava in cucina, si è ritirata. Mi dispiacerebbe solo se, con il tempo, si perdesse questo che è stato un punto di riferimento per oltre 30 anni. Ci sono delle persone interessate a rilevare l'attività, ma per il momento nessuna proposta concreta».

Dunque, Le bontà di Rosa è stato davvero e sarà fino all'ultimo giorno, il 31 luglio, un punto di riferimento e di ritrovo per tante persone perché, negli anni, la titolare ha avuto sempre una parola per tutti. Negli anni, Rosa Ferrara si è specializzata anche nella cucina piemontese e la particolarità è stata di aver saputo coniugare piatti tipici di ogni regione d'Italia. Il figlio Alessandro, architetto e impegnato lavorativamente altrove, ha cercato in tutti i modi di aiutare la madre a portare avanti questo sogno fatto di passione e di tenacia. «A malincuore – conclude – è giunto il momento di lasciare, sento che le mie forze vengono meno. Sono abituata a stare qui, in gastronomia, la mia vita è qui. Spero davvero che qualcuno rilevi l'attività soprattutto per non perdere un punto di riferimento importante per i residenti che già sono preoccupati». Mercoledì 31 luglio, alle 18.30 Rosa Ferrara e i figli saluteranno il quartiere con un brindisi, tra abbracci e ricordi.

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