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ATP Gstaad: la finale è un monologo di Berrettini, Halys regolato in due set. Nono titolo per Matteo

[6] M. Berrettini b. [Q] Q. Halys 6-3 6-1

Continua il magic moment di Matteo Berrettini. Il tennista romano, infatti, ha conquistato il 250 svizzero battendo – con un perentorio 6-3 6-1 – il francese Quentin Halys. Una performance dannatamente convincente, quella eseguita dall’atleta azzurro. Poca roba, invece, la reazione del giocatore transalpino. Ai colpi vincenti di Matteo, certo. Ma anche e soprattutto alla sospensione (durata circa una ventina di minuti) per pioggia.

Giornata da ricordare, dunque, per Berrettini. Al netto dei due break conquistati nel primo set e intervallati dalla breve interruzione per pioggia. Stop forzato che ha anticipato un secondo set praticamente senza storia. Un blackout quasi disarmante quello in cui è incappato il tennista francese, che ha incassato il 6-1 dopo appena 21 minuti di gioco. Berrettini torna così a vincere in quel di Gstaad (dopo il trionfo nel 2018), festeggia il secondo titolo del 2024 dopo Marrakesh e il nono in carriera. Da lunedì tornerà nella top 50 del ranking. Insomma, meglio di così non si poteva.

Primo set: Berrettini sugli scudi, poi è il maltempo a rendersi protagonista

Per ciò che concerne la cronaca dell’incontro, il primo parziale comincia con un gran dritto di Halys e con il francese che si dimostra piuttosto efficiente al servizio. Il game che battezza l’incontro è suo. Berrettini, però, non si perde d’animo. Tutt’altro. L’atleta italiano, infatti, dimostra la solita solidità con il dritto, che in alcune fasi di inizio match diviene una sorta di sentenza.

Non solo. Nel corso del quarto game, Matteo sciorina una smorzata geniale che oltre a deliziare gli occhi della platea del centrale di Gstaad, si dimostra una scelta vincente da parte del tennista azzurro.

Fondamentalmente, gli albori del primo Set si svolgono su dei binari di equilibrio. Nel sesto game, il vero e proprio switch dell’incontro: Berrettini rimonta da 0-40 e porta dalla sua parte l’inerzia della sfida.

Un passante meraviglioso durante il settimo game certifica lo stato di grazia del tennista romano che riesce a guadagnare il primo break dell’incontro con tanto di urlo liberatorio. Si tratta dell’ultimo fermoimmagine del match prima della sospensione per pioggia.

Al rientro in campo dopo l’interruzione di cui sopra – durata circa venti minuti – Berrettini ha archiviato la pratica “Primo Set” grazie ad un approccio decisamente arrembante.

Secondo set: monologo Berrettini, Halys non pervenuto

Il secondo Set comincia sulla falsariga del primo: ovvero, con Berrettini efficace (eufemismo) al servizio e con Halys che sembra avere accusato un po’ il colpo (e la sospensione per pioggia). In parole povere, quello di Matteo è un vero e proprio monologo.

Dritto, smorzate, passanti geniali: più che una finale, il match sembra assumere le metaforiche sembianze di un “Matteo Berrettini Show“. Gioca sul velluto il tennista italiano. Basti pensare che il primo punto del Secondo Set per Halys arriva nel corso del quarto game. Piuttosto colorita (e ironica) l’esultanza del francese.

Finale in discesa per il caro vecchio Matteo. Sul suo servizio, infatti, Berrettini non sbaglia: chiude lasciando l’avversario a 15 e conquista il suo secondo torneo stagionale dopo quello di Marrakech. La partita finisce 6-3 6-1 a favore del giocatore azzurro che da domani sarà numero 50 al mondo.

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