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La Triestina calcio in cantiere trova già il guizzo per frenare la Lazio

La Triestina calcio in cantiere trova già il guizzo 


per frenare la Lazio

foto da Quotidiani locali

AURONZO. Per l’ottava estate consecutiva Lazio e Triestina rinnovano il patto di amicizia ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. Una tradizione ripristinata nel 2017 al ritorno degli alabardati in serie C, e come ogni estate, anticipare l’evoluzione meteo è impresa ardua. Cappucci e ombrelli dunque l’hanno fatta da protagonisti, con i tifosi esposti alla pioggia di montagna ma più che mai disposti al sacrificio per gustarsi l’amichevole di lusso. E gustarsi soprattutto una bella Triestina capace di fermare la Lazio sull’1-1.

Una bella boccata di ottimismo. Sponda Lazio la consueta protesta contro Lotito, con l’assenza della parte calda del tifo (e della Curva Furlan per solidarietà ai gemellati laziali), sponda Triestina la curiosità di vedere i progressi dei ragazzi di Santoni. Nell’undici iniziale, l’esordio in porta di Roos, il tecnico della Triestina dispone i suoi con il 4-3-3. Germano terzino destro, Moretti-Rizzo coppia centrale mentre a sinistra un altro esordio, quello di Bijleveld. In mediana il terzo esordiente, l’ex Cosenza Voca assistito da Correia e Vallocchia. Esterni offensivi Vicario ed El Azrak, punta Lescano.

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Ottimo ritmo in avvio con la Lazio di Baroni che quasi a voler ricalcare l’evoluzione degli ultimi anni la sblocca nei primissimi minuti.

All’8’ Struna atterra in area Patric e Guendouzi, dal dischetto, infila sotto l’incrocio l’1-0. Il francese è indemoniato, nemmeno 3 minuti più tardi colpisce il palo. Bella azione coordinata dalla Triestina al 24’, ad un ottimo giro palla lo sviluppo dell’azione segue e si conclude con la battuta mancina di Vicario, abile ad accentrarsi, attento Provedel nel parare in tuffo. Altro legno laziale al 38’ con la battuta di Noslin, ma è di fatto l’unica fiammata bianco-celeste dopo un quarto d’ora in cui i ragazzi di Santoni contengono molto bene gli avversari, soprattutto grazie ad una mediana con il giusto mordente.

C’è anzi tempo per il gol sfiorato da El Azrak al 44’, esterno della rete sul suo tiro. Intervallo con il minimo scarto. Tre cambi per Santoni con Tonetto al posto dell’olandese Bijleveld, Celeghin per Voca e l’ex Trento Attys in luogo di Vicario, quest’ultimo apparso brillante. Nel nuovo tridente cambio di corsia di El Azrak con Attys pertanto a sinistra. Più cambi nella Lazio ma tutto sommato Unione ancora brava a contenere, da segnalare solo due parate di Roos nel primo quarto d’ora. Sette cambi, ruolo per ruolo al 60’ e tutti già noti ai tifosi giuliani. Triestina subito protagonista dopo i cambi con una bellissima battuta di prima di Vertainen alta sopra la traversa. Ultimo cambio al 71’ con l’avvicendamento in porta Roos-Diakite subito chiamato in causa su tiro di Casale. Lazio decisamente imballata, come si usa dire.

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E la Triestina ne approfitta, con merito all’81’ pareggia grazie ad una caparbia azione di Vertainen che calcia a due riprese e con la deviazione determinante di Lazzari infila la porta laziale, 1-1. Minuto 89, la Triestina sfiora il colpaccio con Jonsson in fuga e Mandas costretto alla respinta. Per certo ha più birra la squadra di Santoni. Termina 1-1 ed è un pareggio di lusso che rinfranca il morale degli ormai inzuppati tifosi alabardati giunti in Cadore.

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