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Venezia, una fondazione culturale al posto dell’asilo a palazzo Seriman

Venezia, una fondazione culturale al posto dell’asilo a palazzo Seriman

foto da Quotidiani locali

Trattativa in dirittura d’arrivo per la vendita di palazzo Seriman a Venezia. Nell’orizzonte dello storico edificio, ai Gesuiti a Cannaregio, c’è infatti una fondazione culturale. Bocche cucite, almeno per il momento, su nome e componenti di questa fondazione che sarebbe nata ad hoc per riutilizzare gli spazi all’interno dei quali era ospitato il convento delle suore ancelle di Gesù.

Novità sulla chiusura dell’affare sono attese per settembre. La proprietà dello storico edificio è dell’ordine delle religiose. Qui fino al 2017 era ospitato un asilo dove sono cresciute generazioni di veneziani. Da tempo, però, l’edificio era stato messo in vendita per undici milioni di euro.

Negli ultimi anni, a più riprese si era affacciata l’ipotesi della trasformazione in albergo o in residenze turistiche. I contatti con imprese e professionisti sono stati costanti, ma poi la decisione sul futuro dell’immobile era rimasta a lungo sospesa.

Il palazzo, circa 2. 800 metri quadri, si snoda su ben sei piani. Il piano nobile e il secondo piano presentano la classica pianta veneziana tripartita, con salone centrale ai lati del quale ci sono ampie stanze decorate con pregiati stucchi settecenteschi.

Se l’operazione – ormai in vista del traguardo – dovesse andare in porto, l’insediamento di una nuova fondazione culturale sarebbe solo l’ultimo di una lunga serie.

A testimonianza di un interesse sempre più cresce di questi enti nei confronti del patrimonio immobiliare veneziano che sconta la carenza di residenti, di attività collegate alla cittadinanza e la crescita del mercato turistico.

Il trend da alcuni anni sta sostituendo alle trasformazioni di palazzi e luoghi abbandonati da alberghi in centri espositivi o artistici, con una lunga serie di fondazioni per lo più straniere che hanno preso possesso di palazzi abbandonati. I casi più recenti sono quelli della Fondazione Berggruen, che dopo aver acquisito dalla Fondazione Venezia la Casa dei Tre Oci per i suoi meeting culturali e politici, aprirà tra pochi giorni a Palazzo Diedo (comprato da Cassa depositi e prestiti) il suo polo espositivo e artistico. E, ancora, della Fondazione Kapoor, legata al grande scultore angloindiano Anish Kapoor che ha acquistato, sempre da Cdp, il magnifico ma degradato Palazzo Manfrin sul rio di Cannaregio e un altro grande immobile al Ghetto per un nuovo polo artistico o espositivo.

Un lungo elenco che si aggiunge a chi già da diversi anni è in pianta stabile a Venezia, come la fondazione Pinault tra Palazzo Grassi e Punta della Dogana, la Fondazione Prada a Ca’Corner della Regina (palazzo ceduto dal Comune).

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