ATP Amburgo, Fils chiarisce con Zverev: “Non so perché si sia arrabbiato, ma ora è tutto ok”
Dal nostro inviato ad Amburgo
Un sorriso a trentadue denti e un trofeo tenuto stretto tra le mani. Arthur Fils è arrivato stanchissimo – e ancora in preda ai crampi – ma estremamente felice in conferenza stampa dopo la vittoria in finale al Hamburg European Open. Il giovane francese, vittorioso del suo secondo titolo in carriera, ha offerto una prestazione monstre che gli ha permesso di sconfiggere Alexander Zverev – campione in carica del torneo, che l’hanno scorso lo aveva sconfitto in semifinale – al tie-break del set decisivo. Tre ore e trentatré minuti segnava l’orologio al termine dell’ultimo punto.
Alla domanda della moderatrice, che gli ha chiesto se questa è stata la sua miglior partita in carriera, Fils ha risposto: “Non saprei, però è sicuramente una delle migliori. Sono molto contento di essere riuscito a superare un match così impegnativo. Anche se avessi perso sarebbe comunque stata una partita fondamentale per il prosieguo della mia carriera”. Una carriera già di altissimo livello, dato che da lunedì il francese entrerà in top 20.
“Ringrazio mia mamma per aver comprato i biglietti dell’aereo per tornare in Francia domattina alle sei” – chiosa spiritosamente il nuovo campione di Amburgo uscendo dalla sala stampa a fianco proprio di sua madre. Prima di questo, però, il transalpino ha risposto a svariate domande dei giornalisti presenti. Qui sotto le sue dichiarazioni.
Andrea Binotto, Ubitennis: Il tuo dritto è potentissimo, il tuo rovescio e il tuo servizio sono veramente molto buoni. Quale pensi che sia la parte più debole del tuo gioco che dovresti migliorare?
Fils: “Non so se effettivamente io abbia una parte proprio più debole rispetto alle altre. Però ho comunque moltissimo da imparare e da migliorare. (Si ferma a bere, ha i crampi, ndr) Oggi ad esempio avrei potuto rispondere meglio. Secondo me non è tanto la qualità del dritto, del rovescio e del servizio; è più magari, pensando a quest’oggi, come ho iniziato i turni di battuta. Spesso mi sono trovato subito sotto 0-30 perché osavo un po’ troppo nei primi due punti. Ci si può lavorare su queste cose. Ma penso che riguardino più la concentrazione e l’aspetto mentale”.
D: Potresti dirci in breve cos’è successo nel cambio di campo prima del tie-break?
Fils: “In realtà non è accaduto nulla di importante. Era un po’ arrabbiato e ci siamo scambiati due parole, ma veramente niente di rivelante. Lui è un grande campione, ma si è un attimo arrabbiato per come ho giocato un punto penso. Dopo tre ore e venti minuti di partita avevo un po’ di crampi e sentivo che in quel momento non sarei riuscito a servire”.
“Quindi, ho giocato un servizio da sotto (terminato out, ndr). Io penso che sia per quello, ma non sono proprio sicuro che lui fosse arrabbiato per questo. È un bravo ragazzo, noi due abbiamo un bel rapporto. Quindi, l’importante è che dopo ci siamo chiariti e ora è tutto ok”.
D: Come sei riuscito ad annullare 21 palle break su 22?
Fils: “Non lo so. In alcune ricordo di aver servito bene, in altre ha sbagliato lui. Gioco quel punto come se fosse uno dei tanti. Do il mio massimo come sempre. Oggi però sono stato piuttosto fortunato da questo punto di vista”.
D: Ci sono stati un po’ di momenti in cui il pubblico ti ha fischiato e tu hai chiesto che facesse ancora più rumore. Ti dà energia avere il pubblico contro?
Fils: “Normalmente ho un buon rapporto con il pubblico un po’ dappertutto. Anche questa settimana, specialmente nei match precedenti. Oggi stavo giocando contro la superstar della Germania, è chiaro che avrebbero tifato per lui. Questo però, in un certo senso, mi aiuta e mi dà ulteriore motivazione perché alla fine siamo qua solamente per giocare una partita di tennis. Adoro Amburgo, ci tornerò sicuramente”.
D: L’ultima volta ci hai detto delle tue vacanze. Dov’erano programmate? Al mare?
Fils: “Si pensava a Cannes. Una vacanza con gli amici: relax, divertimento, queste cose qua. Alla fine, però, sono contento di essere venuto ad Amburgo (ride, ndr). Il primo messaggio che ho ricevuto è stato quello di un mio amico che mi ha detto ‘Sai cosa, forse è meglio che ci hai lasciati dalle vacanze per andare ad Amburgo’. Io gli ho risposto ‘Sai cosa, forse hai proprio ragione’. Se tornassi indietro prenderei sicuramente la stessa decisione”.