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Buttrio, addio all’ex sindaco Romeo Pizzolini: è stato agente del Sismi

BUTTRIO. È stato il primo sindaco eletto direttamente dai cittadini di Buttrio, dopo la riforma della legge elettorale del 1993. Due anni dopo, fu proprio Romeo Pizzolini a vincere alle urne e nel corso dei suoi mandati si è una formata un’intera generazione di amministratori locali. Ora, la comunità piange l’ex primo cittadino che si è spento nei giorni scorsi a 92 anni, dopo aver trascorso una vita che ha visto nell’esperienza in politica solo la punta dell’iceberg.

Prima di arrivare ai piedi dei Colli Orientali, infatti, Pizzolini ha vestito i panni dell’agente del Sismi, il servizio informazioni e sicurezza militare. Un passato poco noto a tanti concittadini, che lo ha visto entrare nell’unità anti-terrorismo negli anni Settanta. Natio di San Giovanni al Natisone, partì da ragazzo per frequentare il corso sottoufficiali dei carabinieri, diventando quindi comandante di stazione in Trentino Alto Adige. Quindi numerosi trasferimenti, tra cui Verona e Padova, ma anche all’ambasciata italiana a Mosca.

«Volle rientrare in Friuli per essere più vicino al fratello sacerdote, che non stava bene» ricorda la figlia maggiore Elisabetta, rimasta orfana insieme alla sorella Caterina. Aveva continuato a lavorare nei servizi in borghese fino alla pensione e, nel frattempo, si era trasferito a Buttrio dove già vivevano le sorelle della moglie.

Da lì a poco, arrivò la scelta di candidarsi a sindaco: «Era una persona lungimirante – racconta Tiziano Venturini, all’epoca suo assessore – volava alto e alcuni passi importanti, legati all’acquisizione di villa Di Toppo-Florio, sono anche merito suo». Eletto per la prima volta nel 1995, venne riconfermato nel 1999. A elogiarne le virtù è anche Giorgio Sincerotto, anch’esso ex sindaco e assessore al Bilancio nel secondo mandato Pizzolini: «Era una persona di altissimo livello, culturale e amministrativo. Abbiamo avuto alcuni scontri, non ho condiviso certe sue scelte, ciò non toglie la mia stima nei suoi confronti».

Terminata l’esperienza in Comune, non aveva più ricoperto incarichi, sostenendo comunque altre realtà come l’associazione Apriamo il paracadute di cui fu socio fondatore nel 2009: «La sua presenza era sempre molto discreta – rileva la presidente Maria Croatto – sempre con grande garbo. Ha dato lo sprone per la cultura». Qualità sottolineate anche dall’attuale sindaco, Eliano Bassi: «Quando sono arrivato in paese come medico, si mise a disposizione per accogliermi e aiutarmi ad inserirmi con facilità».

«Era un uomo semplice – racconta ancora la figlia – di grande caratura morale, dedito alla famiglia e al lavoro. Ha vissuto infanzia e adolescenza durissimi, il suo riscatto è stato lo studio». I funerali si terranno martedì, 23 luglio, alle 10.30, nella chiesa parrocchiale arrivando dalla cappella del cimitero. Il Comune ha disposto il lutto cittadino.

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