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Frana passo Monte Croce Carnico, tutto pronto per l’esplosione: dai droni alle strade chiuse, cosa c’è da sapere

PALUZZA. Sarà abbattuto con un’esplosione programmata per le 13 di martedì, 23 luglio, lo sperone di roccia pericolante in corrispondenza della frana di passo Monte Croce Carnico.

Lo ha reso noto l’assessore regionale a Infrastrutture e territorio Cristina Amirante confermando i dettagli dell’intervento di messa in sicurezza che si è reso necessario dopo la frana dello scorso 2 dicembre.

«L’ammasso roccioso è rimasto pericolante dopo la caduta della frana e va rimosso con un’esplosione controllata – ha spiegato l’assessore –, che sarà preceduta dalla chiusura di tutta l’area circostante lo scoppio con l’ausilio delle forze dell’ordine, in particolare carabinieri e Corpo forestale regionale e del personale dell’impresa esecutrice dei lavori, oltre che dell’Anas».

Lo sperone roccioso di circa 500 metri cubi risulta staccato dal versante della montagna da una frattura verticale di 50-70 centimetri; verrà abbattuto con l’utilizzo di 150 chilogrammi di esplosivo suddiviso in microcariche ripartite in oltre cinquanta fori di lunghezza di circa 5 metri e mezzo. L’abbattimento di questo sperone comporterà la caduta di altri 200-300 metri cubi di versante roccioso ad esso collegati per un totale di circa 800 metri cubi di roccia demolita.

La “volata” è prevista nel primo pomeriggio, ma già dal mattino sarà interdetta tutta l’area e sarà eseguito un sorvolo con droni per verificare l’assenza di persone nella zona circostante lo sparo.

L’esplosione sarà infine preavvisata dal suono di una sirena. Per consentire l’abbattimento dello sperone di roccia sono stati impiegati, a partire dal 20 maggio scorso i rocciatori specializzati – una decina in tutto – che hanno operato costantemente in parete lungo il versante della montagna durante tutto l’arco della giornata. Per permettere l’installazione delle microcariche è stato necessario realizzare preventivamente una nuova via ferrata e consolidare il versante adiacente l’area di demolizione con chiodature di lunghezza compresa tra 8 e 12 metri e funi di acciaio.

«Dopo l’abbattimento di domani – ha spiegato ancora l’assessore – si procederà con successive volate di minore entità e con l’ausilio di mezzi meccanici per la profilatura del versante e la rimozione di massi instabili ancora presenti, oltre alla successiva rimozione del materiale franato».

Amirate ha aggiunto ce «la volata di martedì costituisce un momento importante dei lavori di ripristino della viabilità della Strada statale 52bis dopo la frana del 2 dicembre dell’anno scorso; da maggio stiamo lavorando alla messa in sicurezza e dopo questo intervento proseguiremo con i successivi lavori per l’installazione di nuove barriere paramassi e il ripristino delle opere e della sede stradale danneggiate dallo smottamento».

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