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Triestina, Struna: «Lavoriamo duro sulle idee del mister. Fare tanto possesso significa correre meno»

Triestina, Struna: «Lavoriamo duro 


sulle idee del mister. Fare tanto possesso 

significa correre meno»

foto da Quotidiani locali

TRIESTE. Un incedere all’indietro del tempo riporta la memoria alla partita con la Lazio dell’estate 2023, e ad analizzare quell’amichevole, così come due sere fa, c’era Kiki Struna. Contesti diversi, non solo per la giornata di pioggia questa volta protagonista in Cadore. L’anno scorso predominava una sensazione di liberazione, dopo un anno di incomprensioni con la precedente proprietà, l’arrivo della dirigenza americana, l’effetto Tesser, i primi colpi di mercato avevano fatto scattare una bellissima miccia destinata a restare accesa fino alla sciagurata partita col Padova a dicembre. Stavolta, ripartendo da un clima generale ugualmente molto buono, di più nelle parole del centrale difensivo c’è la consapevolezza di una base su cui ancorare il lavoro, fatta di uomini che già c’erano e un obiettivo preciso, infondere alle caratteristiche dei singoli una idea di gioco esportata dal nuovo tecnico Santoni. In questo senso, conferma l’ex Palermo, la gara con la Lazio ha irrobustito le prime percezioni.

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«Secondo me abbiamo fatto molto bene e questa partita ci dà la fiducia per lavorare ancora di più, con l’obiettivo di essere pronti per l’inizio del campionato».

Una settimana di lavoro a Ravascletto ha creato una prima amalgama. Cosa sta nascendo tra le montagne?

«Un gruppo unito, come lo era l’anno scorso. Sicuramente ci saranno ancora delle entrate e delle uscite. Per certo chi resterà e chi verrà dovrà avere bene in testa l’obiettivo di andare in serie B».

Senza occlusioni il pensiero di Struna, l’ambizione misurata ai primi ritagli di calcio non va preclusa. È piaciuta la tenuta difensiva in entrambe le frazioni. Del primo tempo, quasi impenetrabile Struna, affiancato da un Rizzo abile anche nella fase di primo possesso e riconquista della palla.

«Abbiamo fatto tutti bene, si è visto che abbiamo lavorato molto con il mister sul possesso. Se Nicholas aveva la possibilità di fare certe giocate il merito è di tutta la squadra nel farsi trovare per ricevere la palla, mentre molte volte hai la palla ma non la possibilità della giocata».

C’è già evidenza di un gioco differente o quantomeno indicativo di una squadra che cercherà con personalità di fare le partite?

«Si è vista l’idea del mister, ma c’è molto margine per i miglioramenti. Spero davvero ci si possa divertire quest’anno con la palla».

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Lo stesso Voca, centrocampista, aveva dichiarato di essere attratto dalle richieste di Santoni, definite un po’ atipiche per i canoni italiani.

«È certamente bello, visto che giochiamo a calcio, quando provi ad essere dominante in campo, quando hai la palla significa che non devi correre tanto».

Avevate lasciato a Benevento un centinaio di tifosi tra gli applausi, uscendo con onore dai play-off, il clima di ripresa attività pare altrettanto buono.

«L’anno scorso abbiamo fatto molto bene, considerato che era arrivata una nuova società ed erano arrivati giocatori quasi totalmente nuovi. Non avevamo passato il turno a Benevento ma già dal giorno dopo tra giocatori ci eravamo ripromessi di riprovarci per l’anno prossimo». —

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