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Cade per la buca sull’asfalto a Pavia ma il giudice nega il risarcimento

Cade per la buca sull’asfalto a Pavia


ma il giudice nega il risarcimento

Dovrà pagare 5mila euro di spese legali: «Non ha dato prova certa che a causare la caduta e il ferimento alla spalla, fosse stato un avvallamento nel terreno e proprio quell’avvallamento indicato nelle fotografie allegate agli atti»

PAVIA. Cade a causa di una buca nell’asfalto ma il giudice gli nega il risarcimento e anzi lo condanna pagare 5mila euro di spese legali. Perché, come si legge nella sentenza, l’uomo, un 62enne, non ha dato la prova certa che a causare la caduta, quindi il ferimento alla spalla, fosse stato un avvallamento nel terreno e proprio quell’avvallamento indicato nelle fotografie allegate agli atti.

In via Necchi, infatti, luogo in cui si era verificato l’incidente, c’erano diverse buche nell’asfalto. Anche i testimoni citati dal passante nella causa civile non hanno saputo fornire dettagli precisi sulla dinamica dei fatti.

L’uomo si era rivolto al giudice Francesco Forcina per chiedere la condanna del Comune di Pavia a pagargli oltre 10mila euro di danni biologici e morali: inciampando mentre camminava in via Necchi, nei pressi di piazza Emanuele Filiberto, aveva riportato lesioni alla spalla e una invalidità permanente del 6%.

L’incidente risale al primo aprile 2022. Verso le quattro del pomeriggio il 62enne sta percorrendo il marciapiede di via Necchi quando all’improvviso perde l’equilibrio e cade per terra, ferendosi alla spalla. A provocare la caduta, a quanto pare, è una sconnessione presente sulla strada. L’uomo finisce in ospedale: a causa dell’incidente deve affrontare un periodo di riabilitazione. Decide così di documentare lo stato della strada, fotografando gli avvallamenti, e fa causa al Comune, responsabile della manutenzione.

La legge, in effetti, stabilisce che c’è «una responsabilità delle cose in custodia» in capo alle amministrazioni ma deve essere dimostrato il nesso concreto con «l’evento dannoso», cioè va provato che il danno, in questo caso conseguente all’incidente, sia stato causato proprio dalla buca e non da altri fattori. Una certezza che, secondo il giudice Forcina, non c’è. L’uomo, che si era rivolto all’avvocata Maria Consiglia Lo Bianco, potrebbe ancora fare appello. «La sentenza lascia in effetti l’amaro in bocca», si limita a dire il legale. Il Comune di Pavia era rappresentato dall’avvocata Marzia Balestra. m. fio.

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