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LA SICILIA – Toscano: “Siamo esigenti, voglio un Catania coraggioso. Ecco come si vince. Città e tifosi favolosi”

Ad Assisi aveva osservato nel 2010 i metodi di lavoro di Giampaolo, era il Catania di Alvarez, Gomez, Spolli. Mimmo Toscano è tornato nella località umbra sedendo proprio sulla panchina rossazzurra. “Un segno del destino”, dichiara a La Sicilia e aggiunge: “Anche in passato vicino al Catania? Ti devi trovare al posto giusto nel momento […]

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Ad Assisi aveva osservato nel 2010 i metodi di lavoro di Giampaolo, era il Catania di Alvarez, Gomez, Spolli. Mimmo Toscano è tornato nella località umbra sedendo proprio sulla panchina rossazzurra. “Un segno del destino”, dichiara a La Sicilia e aggiunge: “Anche in passato vicino al Catania? Ti devi trovare al posto giusto nel momento giusto. Mi piacciono le sfide. Sono grato al direttore che mi ha cercato, sono felice che il presidente Pelligra e il vice presidente Grella mi abbiano apprezzato. Mi sono sentito subito al centro del loro progetto. Faggiano e Grella li sento sempre carichi. Grella è legato al Catania e alla città in modo evidente. Spero si possa raccogliere il frutto del lavoro in un tempo breve”.

“Segreti per vincere? Non ci sono segreti, ma tanto lavoro”, prosegue Toscano. “Oggi in ritiro non bisogna guardare al risultato ma al miglioramento quotidiano. Per vincere si deve saper gestire ogni momento, bello o brutto che sia. Ancora la fluidità e il feeling mancano. L’impegno c’è tutto e si rinnova, si deve andare avanti con pazienza e lucidità. E con fiducia, migliorando e crescendo come gruppo per costruire le basi della stagione. In questa categoria ci si deve adeguare e scegliere le persone giuste. Questo è determinante. Lo staff ha sposato il mio modo di intendere il lavoro. Siamo esigenti con noi stessi, chiediamo tanto ai ragazzi con cui lavoriamo perchè cerchiamo di ottenere da loro il massimo. Del resto se scegli determinati atleti vuol dire che sai quanta quantità e qualità possono dare. Tocca agli allenatori portarli a dare il massimo. Il lavoro, il sacrificio devi poi trasferirli dentro le idee tattiche”.

“La mia espressione sembra burbera, ma sono un professionista e pretendo. Poi il rapporto che si crea con quasi tutti i calciatori è di stima reciproca. Va oltre il calcio. Quando trovi in un gruppo tanti calciatori che vengono a raccontarti i loro problemi personali, aprendoti il loro cuore, pensi che la vittoria più bella sia questa. Mercato? Di mercato si occupa il direttore. Nel gruppo siamo in tanti; ci saranno scelte da fare anche dolorose”, ancora Toscano.

“In Serie C si può e deve lottare sempre. Il principio di attaccare gli spazi può fare la differenza. Bisogna essere propositivi, avere coraggio. Il coraggio lo acquisisci nei momenti giusti. Una squadra deve essere coraggiosa. Domenica scorsa i difensori si proponevano, sono stati coraggiosi. Se un difensore fa qualche chilometro in più per te siamo sulla strada giusta. Lo stadio ‘Massimino? Ho sempre avvertito passione e mi auguro di vederlo pulsante in ogni gara. La gente viene allo stadio e gioca insieme a te. E’ la cosa più bella che possa accadere. Ho vissuto il ‘Massimino’ da avversario, durante i playoff guidavo la Feralpisalò e ricordo ancora come ha spinto la gente rossazzurra. La città è favolosa, il senso di appartenenza al territorio altrettanto. C’è tanta gente che lavora attorno alla squadra e in società con un senso del dovere molto forte. Come se tutti volessero sempre portare il contributo personale. Anche i tifosi. Mi sembra che stiano davvero tutti spingendo verso la stessa direzione”.

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