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Soulé e la Juve, quel ruvido faccia a faccia: "Mi muovo solo per andare alla Roma"

Si chiama gioco delle parti e può prevedere anche qualche passaggio più ruvido, qualche forzatura meno ortodossa . Questo per dire che nel calciomercato delle segrete stanze gia successo in passato e riaccadrà in futuro. Insomma, senza gridare allo scandalo, senza fare la parte delle mammolette (anche noi che raccontiamo e che ne abbiamo viste e sentite), emerge un retroscena che può aiutare a capire la rigidità della Juventus su Soulé, quel tetto posto a 35 milioni da cui ostinatamente non scendere. Meno che mai con la Roma. Aggiungiamo questo elemento scenico alla rappresentazione dell'intrigo d'estate, e magari tutto sarà un po' più chiaro. Sfogliamo il calendario a ritroso, arriviamo ai giorni precedenti la partenza per il ritiro tedesco ed ecco che il clima sul futuro del talento argentino si  surriscalda un po', magari un po' troppo. E allora la dirigenza bianconera decide di fare la voce grossa, quella che il padrone utilizza quando vuole far pesare il ruolo. Una chiacchierata informale , a porte chiuse (sembra che non ci fosse neanche Martin Guastadisegno, il manager del ragazzo, un riferimento assoluto per lui e per la famiglia) per chiarire una posizione netta da parte della Juventus : «Allora, capiamoci bene. O accetti la Premier nel momento in cui arriva l'offerta giusta oppure stai qui e giochi in Next Gen». [...]    È a quel punto che il giovane Mati raccoglie le idee, pesca lucidità dalle stesse tasche in cui trova la giocata magica e il pensiero diventa più o meno questo... «Mi vo levano vendere già a gennaio, hanno intenzione di monetizzare tanto e bene, ina come ini tengono in Next Gen?» , E allora Soulé tira fuori quella garra argentina che i suoi occhi buo ni non dovrebbero contenere di default. Bisogna però vedere quale sguardo intercetti del ragazzo di Mar del Plata. Quello che anticipa una punizione per provare a fare gol, ha gli occhi della tigre, è meno accondiscendente, è affilato, tagliente. E la risposta arriva come una sassata. Suona più o meno così. «Ricevuto, va bene. Ma sia molto chiara una cosa anche a voi: se mi muovo da qui è solo per andare alla Roma». [...] 

(Corsport)

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