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Carceri, scintille in Senato: Nordio ‘scortato’ alla buvette. Maggioranza unita ma il Pd gioca allo sfascio

Aria tesa a Palazzo Madama dove le opposizioni salgono sulle barricate contro il decreto sulle carceri. Volano scintille in Senato tra i senatori del Pd Anna Rossomando e Walter Verini e il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che nelle scorse settimane ha illustrato le misure sul sovraffollamento delle carceri tornato al centro dell’attualità dopo gli ultimi suicidi. In Transatlantico la discussione si accende, dopo la riunione di maggioranza a largo Arenula, presieduta dallo stesso Guardasigilli che ha fatto il punto sul decreto, dando il via libera alla riformulazione, in senso restrittivo, degli emendamenti di Forza Italia.

Carceri, al Senato volano scintille sul decreto

Il confronto tra il ministro Nordio e i due senatori dem ha subito assunto toni duri, tanto che lo stesso Guardasigilli è stato raggiunto dal sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari e dalla capo di gabinetto del dicastero, Giusi Bartolozzi, che lo hanno ‘scortato’.  facendolo entrare in buvette. “Oggi capiremo se, come rivendica, Forza Italia è in grado di riequilibrare l’approccio giustizialista e securitario della maggioranza oppure se per l’ennesima volta si accoderà per una pura questione di poltrone”. Così Roberto Giachetti di Italia Viva, a Cusano tv. Ma la spiegazione arriva prima dalla presidente della Commissione, Giulia Bongiorno che rassicura le opposizioni sulla compattezza del governo.

Nordio attaccato dal Pd, scortato alla buvette

“Sono stati approvati in commissione Giustizia del Senato gli emendamenti a firma di Fi, presentati per deflazionare il carcere con misure su semilibertà e affidamento in prova e domiciliari. Con una riformulazione in cui si è trovato un accordo di maggioranza”, spiega Bongiorno.” Si tratta di una sintesi restrittiva arrivata dopo la riunione con il ministro Nordio e i vertici del dicastero di via Arenula. “Abbiamo individuato alcune sintesi sugli emendamenti per una soluzione condivisa sugli schieramenti. Circoscrivendo un po’ alcuni emendamenti di Forza Italia, per una ampia condivisione. La maggioranza è coesa”.

Bongiorno: trovata la quadra, Gasparri accolti i nostri emendamenti

Maurizio Gasparri, presidente dei senatori azzurri e Pierantonio Zanettin, membri della commissione Giustizia, hanno spiegato  che l’esame del decreto è proseguito in maniera positiva. “Nella seduta odierna sono stati accolti alcuni emendamenti, anche grazie alla collaborazione con il governo, nelle figure del ministro Nordio, del viceministro Sisto, dei sottosegretari Del Mastro e Ostellari, del presidente Bongiorno, con i quali ci siamo confrontati. In particolare, Forza Italia, nel garantire la certezza della pena, ha cercato di favorire quei meccanismi tesi ad umanizzarla, in casi di grave malattia o di età avanzata, favorendo anche il lavoro di pubblica utilità come alternativa a quello privato per l’affidamento in prova al servizio sociale”.

Il Pd gioca a sfasciare tutto

Infine – aggiungono – abbiamo apprezzato l’impegno che il governo sta profondendo, di intesa con le Regioni, perché la permanenza in una comunità terapeutica, oltre ad avere una valenza educativa e morale, costa molto meno di un giorno in una struttura carceraria. Il governo, a tal fine, ha anche garantito fondi maggiori con un apposito emendamento”. Il Pd gioca allo sfascio. “Come al solito la questione vera è che la maggioranza è spaccata”, ha detto in aula Francesco Boccia, capogruppo dem. “Noi chiediamo a questo punto di anticipare il dibattito in Aula, alla presenza del ministro Nordio, oppure di ritirare il decreto”.

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