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Il presidente D’Errico punta su Casa Ivrea: «La nostra Continassa»

IVREA

A distanza di quasi un mese dall'insediamento in qualità di nuovo presidente dell'Ivrea calcio, Davide D'Errico imprenditore eporediese di 53 anni, molti dei quali trascorsi nei Paesi Arabi per motivi di lavoro nella distribuzione di valvole per il settore oil&gas, racconta la sua ascesa alla poltrona più prestigiosa del club eporediese: «Negli ultimi anni ho iniziato a collaborare con l'Ivrea ed in particolare con la Scuola calcio e l'attività di base, oltre ad essere consigliere nel direttivo, sostenendone economicamente la crescita – racconta D'Errico –. Questa mia nomina a presidente è nata vista la necessità d'investire sull'ammodernamento ed efficientamento degli impianti sportivi. Mi sono subito reso disponibile per supportare ulteriormente la società e l'allora presidente Dario Ravera Chion (che rimane nel Consiglio direttivo della società) mi ha proposto di assumere il ruolo di presidente che ho accettato molto volentieri».

D'Errico parla di obiettivi societari: «La società ha obiettivi di lungo periodo e di crescita, credo che dobbiamo ritornare ad essere un punto di riferimento per il Canavese e attrarre i talenti, per poter così ambire a ritornare nel medio-lungo periodo a stazionare a ridosso del professionismo. Per fare questo occorre investire nelle strutture, nell'organizzazione e soprattutto sui giovani, a partire dalla Scuola calcio per arrivare all'under 19. C'è un aspetto in cui credo molto ed è l'avvicinamento della città al calcio, con il sostegno di iniziative sociali. Per questo stiamo tessendo collaborazioni con altre associazioni, investendo per portare valore aggiunto anche al quartiere di San Grato (dove dovrebbe nascere Casa Ivrea, una sorta di Continassa) e sul Pistoni, che non dev'essere solo il luogo dove gioca l'Ivrea, ma un ambiente dove diversificando le iniziative, la città potrà ritrovare lo spirito di appartenenza che la distingueva nei decenni passati».

A proposito poi di Casa Ivrea, D'Errico entra nello specifico e spiega: «Abbiamo risposto ad un bando del Comune e siamo in attesa di esito. Auspichiamo di poter avere in concessione sia il Pistoni, che il Brunoldi di San Grato, per i quali abbiamo presentato un importante piano d'investimenti. In particolare il Brunoldi sarà Casa Ivrea, in quanto fino ad oggi i nostri bambini e ragazzi non hanno avuto un luogo che identificasse l'ubicazione del settore giovanile. Così giocheranno e si alleneranno in città».

loris ponsetto

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