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Doppia truffa da oltre 40 mila euro a Udine e Buja, raggirate due donne anziane

«Suo figlio ha causato un grave incidente, per evitare l’arresto e che vada in carcere serve una somma ingente». Più o meno queste le parole con le quali sono state ingannate due donne anziane, una a Udine e l’altra a Buja, da finti rappresentanti delle forze dell’ordine, che le hanno convinte a consegnare, rispettivamente, almeno 4 mila euro e 40 mila, tra soldi e gioielli. Le due truffe gemelle sono state messe a segno tra martedì 23 e mercoledì 24 luglio.

Una donna di 78 anni, residente in città, martedì 23 è stata contattata telefonicamente da uno sconosciuto che si è finto un agente della polizia municipale.

L’uomo le ha spiegato che il figlio rischiava di finire in carcere, dopo aver causato un brutto incidente stradale. Situazione che poteva essere evitata qualora lei consegnasse una cifra importante all’agente in borghese che le si sarebbe presentato nel giro di poco a casa.

E così è stato. Al suono del campanello, l’anziana ha dato al truffatore diversi monili in oro ancora da quantificare e 4 mila euro in contanti. Soltanto in un secondo momento la donna ha compreso di essere stata raggirata e ha deciso di sporgere denuncia ai carabinieri.

Mercoledì 24 mattina, invece, una pensionata di 89 anni, rimasta da tempo vedova, ci ha rimesso ben 40 mila euro tra denaro e oggetti preziosi. L’anziana, che risiede a Buja, anche in questo caso, è stata contattata al telefono fisso da una persona che si era spacciata per un carabiniere.

«Suo figlio è rimasto coinvolto in un grave incidente – le ha detto l’uomo – e per evitare che vada in prigione sono necessari tanti soldi». Colpita negli affetti, l’89enne ha pensato di fare la cosa giusta mettendo insieme 19 mila euro in contanti, gioielli in oro per un valore stimato in circa 10 mila euro e persino un orologio Rolex da 10 mila euro.

Bottino che ha consegnato, in due momenti diversi, al medesimo malvivente che le ha suonato il campanello della sua abitazione presentandosi non in divisa ma “in borghese”, così come le aveva indicato precedentemente durante la telefonata.

Poche ore più tardi, quando il figlio della 89enne è arrivato a casa della madre, l’anziana ha capito di essere rimasta vittima di un tranello e di aver perso i suoi risparmi. Sono infatti bastate poche parole tra i due per chiarire l’inganno. Non è rimasto altro da fare, a quel punto, se non denunciare quanto accaduto ai carabinieri della stazione di Buja.

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