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ATP Umago: non è una serata italiana, fuori anche Darderi

Il giovanissimo ceco Jakub Mensik supera meritatamente un falloso Lorenzo Darderi nel match serale sul Centrale di Umago. Restano solo due gli italiani in gara

Da Umago, il nostro inviato

J. Mensik  b. [5] L. Darderi  6-4 6-3

Una giornata che era iniziata bene con la vittoria di Lorenzo Sonego e poi con quella di Lorenzo Musetti, finisce invece malissimo per i colori italiani, con le sconfitte contro pronostico di Cobolli, Fognini e infine del n. 5 del seeding Darderi. Se da una parte non è stata certo la miglior partita del tennista nativo di Buenos Aires, molto falloso dopo un inizio promettente, dall’altra va dato merito al giovanissimo tennista ceco, già finalista a Doha quest’anno, autore di un’ottima prestazione e vittorioso meritamente sul n. 33 ATP. Per lui ora un quarto di finale assolutamente fattibile, contro il lucky loser Tseng. La truppa italiana si riduce pertanto a solo due unità: in mattinata si pensava a due possibili derby (Darderi-Fognini e Musetti- Coblolli) nella parte bassa del tabellone e invece da quella parte rimane in gara solo il n. 2 del seeding.

IL MATCH

Parte bene il tennista azzurro, che si ritrova subito avanti di un break  e in vantaggio 3-1. Ma è un fuoco di paglia: Mensik si ricompone e inizia a sbagliare di meno, al contrario invece di Darderi. Che tenta senza successo di sfondare facendo a sportellate, finendo invece invischiato nelle abili trame di gioco del tennista di Prostejov, brillante sia nel chiudere con dei vincenti, sia nel costringere all’errore l’avversario. Ed è così che un parziale di quattro giochi a zero porta il 18enne ceco a servire per il set. Mensik però sente il momento e cede il servizio, con un sintomatico doppio fallo sulla palla break. Ma il tennista azzurro non sfrutta l’occasione e sul 30 pari perde due punti consecutivi (di cui uno con l’ennesimo non forzato) e consegna il primo set al classe 2005 per 6-4.

Il secondo parziale inizia all’insegna dell’equilibrio, con entrambi i giocatori che tengono agevolmente i loro turni di battuta. Ma non c’è la percezione che Darderi, visibilmente innervosito dalla piega che sta prendendo la serata, stia cambiando l’inerzia del match. Come confermato da quanto accade nel sesto gioco: il tennista azzurro, al servizio, cerca di caricarsi dopo un lungo scambio dove finalmente riesce ad avere la meglio e che gli consente di agguantare il 30 pari. Ma subito dopo con altri due errori non forzati consegna il break che si rivelerà decisivo.

Il tennista nativo di Buenos Aires si confronta con espressione perplessa con il suo angolo prima di accorciare sul 5-3. Ma da quel confronto non esce alcuna idea su come contrastare nel game successivo il n. 81 (ma già sicuro di guadagnare dieci posizioni dopo il match di stasera), che stavolta non trema e chiude meritamente 6-3.

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