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Tutti vogliono il ritorno di Alexis Sanchez all’Udinese

UDINE. Tutti a favore, ognuno, a suo modo, esaltato dall’impensabile: il ritorno di Alexis Sanchez a Udine.

A una sola voce, il popolo della Zebretta acclama al suo beniamino di un tempo, di sempre, sogna alla prospettiva del possibile nuovo approdo del cileno in Friuli. Il “Niño maravilla” in bianconero, da uomo fatto, tutt’altro che finito, badate bene.

A 35 anni, l’ex spalla di Totò Di Natale può ancora dire la sua in una squadra chiamata a rialzarsi in seguito alle fatiche vissute nella scorsa annata. Ci crede, in tal senso, il tifo. Che spera, ricorda. Attende buone nuove dal mercato.

«Sarebbe la classica ciliegina sulla torta – afferma, in tal senso, Giuseppe Marcon, presidente dell’Associazione Udinese Club –. Personalmente sarei felice se arrivasse: a livello ambientale, creerebbe un entusiasmo incredibile. E nell’ultimo campionato a Milano l’ho visto integro fisicamente, ancora in grado di sfornare delle giocate importanti».

Da campione. Come quelle, indimenticabili, legate alla sua precedente esperienza tra le file dell’Udinese, dal 2008 al 2011. «A Palermo, in quel 0-7, ero presente – ricorda allora Renato Tondon, numero uno del Gruppo Udinese club autonomi –, ma di ricordi su Sanchez ne ho anche altri, tutti bellissimi, avendo avuto l’occasione di conoscerlo di persona: ragazzo umile, altruista, un grande. E chi non sarebbe contento se ritornasse a vestire la casacca bianconera?».

Difficile, in effetti, trovare supporter contrari all’operazione. D’altronde, tenuta fisica permettendo, tanti sarebbero i pro connessi a un suo approdo alla corte di mister Runjaic. «A noi serve qualità – sottolinea perciò Paolo Rinaldi –, e lui ne porterebbe tanta. Lo vorrei tutta la vita, sarebbe un ottimo completamento del reparto avanzato».

Ad arricchire l’argomentazione, ci pensa Giovanni Michelin: «Porterebbe la sua esperienza e potrebbe fare da esempio ai compagni».

Sulla stessa lunghezza d’onda Simone Grando: «Potrebbe fare da chioccia ai più giovani, al connazionale Pizarro. O a Samardzic, che a livello tecnico parla la sua stessa lingua».

Da sottolineare, inoltre, la vicinanza sentimentale del giocatore al territorio friulano: «Potrebbe trasmettere il suo attaccamento alla causa – spiega Marco Costantini –, facendo capire ai compagni cosa vuol dire giocare per questa maglia».

Ai perplessi, ce ne fossero, replica dunque Giuseppe De Benedetto: «Giroud e Ibrahimovic al Milan ci han fatto vedere quanto possano dare giocatori anche un po’ in là con gli anni».

E poi via, altri pareri a favore della carrambata calcistica: «C’è bisogno di giocatori in grado di creare la superiorità numerica», il commento di Enrico De Nobili. «Sarebbe un regalo per i tifosi e anche per la squadra», l’idea di Giovanni Mazara.

Alesso Stefanutti, intanto, guarda all’affare nel suo complesso: «Se il suo ingaggio portasse a minori investimenti per altri giocatori, forse sarebbe meglio mettersi il cuore in pace, ma ovviamente sarei felice di un suo ritorno». Sul fronte abbonamenti, parola ad Alessandra Colusso: «Sarebbe l’unica notizia che mi porterebbe a rinnovare immediatamente».

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