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Pietro, studente da 100 all’Iis Olivetti e apprendista: «Ora continuerò allo Iaad di Torino»

Pietro, studente da 100 all’Iis Olivetti e apprendista:

«Ora continuerò allo Iaad di Torino»

foto da Quotidiani locali

IVREA. Pietro Alfieri, 19 anni, di Ivrea supermaturo all'Iis Olivetti di Ivrea, indirizzo grafica e comunicazione con 100/100 e aderendo a un progetto di apprendistato duale.

Pietro, si aspettava questo risultato?
«Nel corso degli anni scolastici mi sono impegnato moltissimo e, soprattutto in quinta, dividendomi tra scuola e lavoro, ho dato il meglio che potevo per raggiungere il massimo dei voti».

Ha parlato di lavoro, ci spiega?
«Dalla quarta e per tutta la quinta, ho anche lavorato da apprendista in un'azienda di grafica».

Vuole raccontare?
«Dal quarto anno mi è stato proposto, tramite la scuola, un contratto di apprendistato all'azienda Spritz di Ivrea. Mi ha accolto il titolare Andrea Mazzola, con il quale mi sono trovato molto bene. Ho partecipato attivamente alla vita dell'azienda, imparando tantissimo. Questa esperienza mi ha permesso di imparare ad organizzare la mia vita lavorativa e scolastica. Infatti una settimana frequentavo la scuola e una settimana lavoravo. Dunque, un'esperienza completa e significativa. Attualmente ho il contratto fino al 31 luglio».

Cosa pensa quindi di fare? «Ho sostenuto e superato i test allo Iaad (Istituto d’arte applicata e design), di Torino, indirizzo design del prodotto. Mi piacerebbe continuare a lavorare perché mi sono trovato benissimo, ma ho deciso di proseguire gli studi».

Come sono stati i suoi anni scolastici?
«Ho sempre studiato con interesse e passione. Durante il quinto anno, in particolare, mi sono impegnato molto dividendomi appunto tra lavoro e scuola perché ambivo a un risultato eccellente. La mia determinazione è stata anche dettata dal fatto che il percorso universitario che ho deciso di affrontare è abbastanza costoso e a fronte di un voto alto all'esame di Stato, posso richiedere la borsa di studio. A scuola mi sono trovato bene sia con i docenti sia con i compagni».

A chi dedica questo risultato?
«In primis ai miei genitori per avermi sempre sostenuto e in particolare a mia sorella Elisa che, lavorando nel campo della grafica, mi ha fatto scoprire questo meraviglioso mondo».

Ha partecipato già a qualche concorso con sue illustrazioni?
«Sì, da poco attraverso un progetto scolastico, in collaborazione con il Club per l’Unesco, ho realizzato la copertina di un libro di fiabe per bambini. Tra varie opere è stata scelta la mia».

Oltre la grafica ha altri interessi?
«La musica. Da autodidatta ho imparato a suonare la chitarra e il basso. Da poco ho imparato a usare la console, infatti ho lavorato durante l'inaugurazione del castello di Ivrea, sabato. In questi anni ho partecipato a La grande invasione, aiutando mia sorella nella realizzazione del dipinto del container in piazza Ottinetti».

Sogni nel cassetto e progetti futuri. Come vede la sua vita tra qualche anno?
«Sicuramente mi piacerebbe realizzarmi nel lavoro, nell'ambito del design e del prodotto e progettando dei miei pezzi d'arredo, con l'aiuto della mia passione e della mia fantasia. Per realizzare ciò, penso purtroppo di dover andare via da Ivrea, magari all'estero, ma mi piacerebbe conservare un piccolo legame che potrebbe permettermi di tornare per realizzare dei progetti. Poi nel mio futuro, vedo la presenza di una compagna con cui formare una famiglia».

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