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In ufficio postale a soli 22 anni: la sfida di Nicolò

In ufficio postale a soli 22 anni: la sfida di Nicolò

foto da Quotidiani locali

MONFALCONE Nicolò di Tomaso, di Fogliano Redipuglia, assunto all’età di 19 anni, lavora nell’ufficio postale di Monfalcone 1, in via Parini. Ha 22 anni ed è il più giovane sportellista della provincia di Gorizia.

Poste Italiane, si legge in una nota, «investe da tempo nel proprio capitale umano e riconosce il valore delle risorse più giovani». Dal 2020 a oggi - è il dettaglio del report aziendale - l’età media del personale in Poste Italiane si è abbassata di ben quattro anni, passando da 51 a 47 anni. Nel corso del 2023, l’azienda ha proseguito la campagna di reclutamento di giovani e neolaureati, provvedendo così a livello nazionale all’assunzione, nell’arco del triennio 2021-2023, di oltre 6.700 persone sotto i 30 anni.

Come mai questa scelta?

«Mi ero diplomato da poco e stavo lavorando con un contratto a tempo determinato in una grande azienda di Villesse. Non mi dispiaceva quello che facevo, ma cercavo qualcosa di più stabile. Sul sito di Poste ho trovato il link per inoltrare la domanda di lavoro come portalettere. Non me la sono lasciata scappare, ma mai avrei pensato che mi avrebbero chiamato dopo così poco tempo. Con mia grande sorpresa Poste stava cercando degli sportellisti per gli uffici postali della mia zona. Mi proponeva, una volta superato il periodo di prova, un contratto a tempo indeterminato. Con grande entusiasmo ho accettato la proposta e ho iniziato una fase formativa molto approfondita che mi ha portato a girare in vari uffici postali dove ho imparato veramente tanto».

Come reagiscono i clienti quando vedono un volto così giovane?

«La giovane età non è mai stato un problema: certo, molti sono tutt’ora sorpresi e mi chiedono come sia arrivato qui. Molte grandi aziende curano la ricerca del personale, ma molti ancora lo ignorano, specialmente i miei coetanei. Non ho mai trovato persone che abbiano espresso diffidenza nei miei confronti: quando vedono disponibilità e attenzione il dato anagrafico passa in secondo piano».

Come previsto dal Piano industriale “Connecting Platform” presentato a marzo, Poste punta a continuare con un programma di assunzioni che prevede l’ingresso di 19 mila risorse entro il 2028, che garantiranno il fisiologico turnover generazionale. «Poste Italiane, in questo modo, vuole continuare ad offrire valore aggiunto al servizio dei cittadini e delle comunità locali nell’affrontare le nuove sfide che emergono in un contesto sempre più digitalizzato e mutevole», si legge ancora nella nota.—

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