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Parigi 2024, Nadal: “Essere qui era uno dei miei obiettivi. Il futuro? Laver Cup, poi vedremo”

E su Alcaraz lo spagnolo ha ben pochi dubbi: "E' un predestinato"

Analisi piuttosto lucida quella effettuata da Rafael Nadal e raccolta dai colleghi di Onda Cero. Il fuoriclasse spagnolo si è soffermato sui Giochi Olimpici di Parigi 2024 e sul sorteggio del tabellone che lo vedrà esordire – nel tempio della terra rossa a lui tanto cara – contro l’ungherese Marton Fucsovics nel singolare e contro la coppia formata dagli argentini Maximo Gonzalez e Andres Molteni nel doppio (in tandem con Alcaraz).

Non solo. Sulla sua strada, infatti, il tennista di Maiorca potrebbe ritrovare Novak Djokovic, promosso testa di serie numero 1 dopo il forfait di Jannik Sinner. Il campione serbo punta decisamente a quell’oro olimpico che ancora gli manca in carriera. “Era uno dei miei obiettivi essere quiHa sottolineato NadalI giochi olimpici sono l’evento più speciale dello sport. Niente dura per sempre ed è una situazione diversa rispetto alle altre volte, ma la sensazione di non giocare solo per te stesso alza quel livello di energia che ti fa dare qualcosa in più”.

Successivamente, l’attenzione di Nadal si è spostata sul sorteggio. Del doppio, in particolar modo: “Siamo consapevoli che sarà dura. Dobbiamo essere concentrati, tirare fuori il meglio di noi stessi e lottare con la massima umiltà, valorizzando ogni punto. Se riusciamo a trascorrere del tempo in campo, tutto può andare a posto in modo meno complicato, ma è così un torneo con poco margine.”.

Poi, l’elogio ad Alcaraz:Mi sembra un giocatore completo, un tennista predestinato a essere uno dei migliori della Storia, è quello che sento quando lo vedo giocare. Poi nella vita non sai cosa può succedere…”.

Infine, il caro veccio Rafa ha parlato del suo futuro dopo le Olimpiadi: “Niente è lineare in questa vita. Ci sono momenti e stati d’animo, che normalmente vanno in base agli stati fisici. Cerco di godermi e di vivere ciò che sento in ogni momento, sempre con una visione positiva di come sarà la mia vita quotidiana nell’ambito delle mie possibilità. Dopo Parigi prenderò un po’ di tempo per riflettere attentamente su ciò di cui ho bisogno per me stesso come persona, su cosa voglio veramente fare. Di certo, giocherò la Laver Cup. Sì, dopo i Giochi mi prenderò un po’ di tempo per riflettere attentamente su ciò di cui ho bisogno…” (Nadal è comunque iscritto allo US Open con il ranking protetto, ndr).

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