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Dal sogno socialista alla vita da emigrante: la parabola di Angela, pasionaria monfalconese di 103 anni

SAN CANZIAN D’ISONZO. Si è spenta alla soglia dei 104 anni Angela Benes, nata il 25 agosto del 1920 a Monfalcone, come il marito Giuseppe Novelli, scomparso ormai da diversi anni e con cui ha condiviso il sogno di una famiglia, ma anche di un futuro diverso, all’insegna del socialismo, in Jugoslavia, e poi l’emigrazione in Svizzera e il rientro in Bisiacaria, a Pieris. Nella frazione di San Canzian d’Isonzo è quindi ritornata mercoledì per l’ultimo saluto da parte di chi le voleva bene e il riposo nella tomba di famiglia.

IL SOGNO SOCIALISTA IN JUGOSLAVIA

«Era una donna forte, coraggiosa, una grandissima lavoratrice e una vorace lettrice – è la descrizione della nipote Liana De Pauli, figlia della sorella Marcella, di dieci anni più giovane di Angela –, anche se si era fermata al diploma di quinta elementare, conseguito alla scuola Duca d’Aosta, lei figlia femmina di una famiglia comunque nunerosa». Angela e Giuseppe si erano sposati, lei poco più che diciottenne, il 24 settembre del 1938 a Staranzano, in anni già difficili. «Lo zio faceva l’operaio, aveva già dei figli, ma è stato comunque arruolato e quando è tornato dal fronte, dopo la guerra, sono partiti per la Jugoslavia», racconta Liana. A differenza della maggior parte dei “monfalconesi” che parteciparono al cosiddetto controesodo, prendendo la direzione inversa rispetto a istriani e dalmati di lingua italiana, i Novelli non si fermarono a Pola o a Fiume, ma finirono a Tuzla, nell’interno della Bosnia Erzegovina, dove gli inverni erano rigidissimi. «Da quello che so, riportarono prima indietro i figli Giorgio e Ariella e loro si fermarono ancora un po’, ma poi ritornarono pure loro – prosegue Liana –. Non so se ci fossero di mezzo anche problemi di tipo politico, come sappiamo è capitato ad altri italiani che scelsero di andare di là dal confine».

LA FUGA IN SVIZZERA

Chi rientrava dalla Jugoslavia non aveva però poi vita facile, anche quando a cercare un lavoro era un operaio specializzato. Giuseppe e Angela se ne vanno quindi in Svizzera, dove lei lavora come donna delle pulizie in un’importante azienda metallurgica e dove la coppia rimane oltre vent’anni, stando alla nipote. Poi il rientro in Bisiacaria e la casa a Pieris, dove Angela rimane fino a una decina di anni fa. «Rimasta sola, con qualche acciacco di salute, aveva deciso in autonomia di trasferirsi nella casa di riposo Villa Rosa, di Muscoli, a Cervignano, dove si è spenta domenica mattina», aggiunge Liana.

UNA SCHIERA DI NIPOTI E BISNIPOTI

Nella sua lunga vita Angela Benes è riuscita a condividere un pezzo del suo percorso non solo con quattro nipoti, ma anche con otto bisnipoti e tre trisnipoti, il primo dei quali nato all’inizio di agosto del 2018. «È stata un grande esempio per tutti noi, una roccia e ci mancherà», conclude Liana.

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