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Partita Italia-Israele a Udine, la Regione concede il patrocinio alla Figc

Partita Italia-Israele a Udine, la Regione concede il patrocinio alla Figc

Il governatore Fedriga ha accolto la richiesta ricevuta venerdì 26 luglio: lo facciamo con soddisfazione e orgoglio. «Devolvere parte dell’incasso è discriminante se non è previsto per tutti gli incontri sportivi»

La Regione ha concesso il patrocinio alla partita di calcio Italia-Israele che le due squadre nazionali disputeranno il prossimo 14 ottobre allo stadio Friuli-Bluenergy stadium di Udine. Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, lo ha comunicato, venerdì 26 luglio, dopo aver ricevuto e accolto la richiesta dalla Federazione italiana gioco calcio (Figc).

A differenza del Comune di Udine che allo stesso evento calcistico ha negato il patrocinio condizionando poi il parere positivo alla possibilità di devolvere parte dell’incasso alle vittime della guerra, la Regione non ha alcuna intenzione di rinunciare a un veicolo promozionale del Friuli Venezia Giulia come può essere una partita di calcio.

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Il patrocinio

«Con soddisfazione e orgoglio la Regione patrocinerà la partita Italia-Israele, come avviene regolarmente per eventi internazionali di questa rilevanza. La decisione, già annunciata, viene ora concretizzata dando una risposta positiva alla richiesta presentata dalla Federazione italiana gioco calcio ed è stata assunta con la convinzione che, nello sport, non debba esserci spazio per alcun tipo di discriminazione».

Con queste parole Fedriga ha, di fatto, confermato la collaborazione pluriennale con la Figc che anche quest’anno, oltre a Italia-Israele, prevede altri incontri sportivi: «Il 15 ottobre, a Trieste – conferma il presidente regionale della Fgic, Ermes Canciani –, sarà disputata la gara per le qualificazioni agli Europei degli under 21 Italia-Irlanda, il 3, 6 e 9 settembre, a Trieste e a Monfalcone, l’Italia degli under 17 si confronterà con Portogallo, Spagna e Svizzera. A seguire non mancheranno altri due eventi».

A fronte di questo pacchetto Fedriga non ha alcun dubbio: «Noi favoriamo anche economicamente i grandi eventi sportivi che si svolgono in regione. Come è stato dimostrato in molte altre occasioni – sottolinea il governatore – gli eventi sportivi rappresentano un valore aggiunto anche in termini di visibilità per il territorio. Si trasformano in un’occasione di crescita di cui il Friuli Venezia Giulia è molto orgoglioso».

Fedriga resta convinto che il diniego del Comune di Udine sia stato un errore: «Un evento sportivo – spiega – unisce e, quindi, dovrebbe far superare le differenze anziché favorire le discriminazioni».

Ecco perché il presidente non condivide la trattativa tentata dal Comune di Udine per provare a dipanare il polverone nazionale sollevato dal diniego formalizzato alla Figc senza alcun preavviso. «Sono profondamente contrario a devolvere parte dell’incasso in beneficenza soprattutto se non si segue questo percorso per tutte le partite» puntualizza Fedriga non senza chiedersi: «Se gioca Italia-Israele bisogna pagare l’obolo?».

Ecco la risposta: «Una cosa è dire facciamolo per tutti gli incontri, altra cosa è far pagare l’obolo a Israele. La trovo una discriminazione più grande rispetto a Israele».

E a chi gli chiede se la concessione del patrocinio è una conseguenza dello scontro consumato, il giorno prima, in Aula, sulla riqualificazione di Borgo stazione, Fedriga assicura: «Non mi permetterei mai di utilizzare una partita di calcio per altri motivi, tanto meno l’incontro tra Italia e Israele».

Il presidente assicura di aver ricevuto, ieri, la richiesta ufficiale di patrocinio da parte della Figc e a quella richiesta ha immediatamente fatto seguire il consenso. Allo stesso modo Fedriga respinge, a priori, ogni eventuale richiesta di interrompere i rapporti in essere tra la Regione e Israele. Lo fa perché vorrebbe «rafforzarli, penso – conclude – alla ricerca scientifica israeliana. Ritengo che questo sia il momento di favorire il dialogo per promuovere la pace utilizzando anche questi contatti».

La Figc

Il patrocinio concesso dalla Regione non esclude quello del Comune che può sempre autorizzarlo. La trattativa tra il sindaco Alberto Felice De Toni e la Figc nazionale è in corso a prescindere dalla decisione assunta dalla Regione anche se sono in pochi a credere, anche tra gli addetti ai lavori, che la Figc possa destinare parte dell’incasso alle vittime della guerra.

«Una partita con 22 mila spettatori ha dei costi e il conto economico della gara ha un certo peso, prima di accettare di tirar via dagli incassi dei biglietti una certa percentuale è indispensabile capire se permane la sostenibilità dell’evento» spiega Canciani nel ribadire che il presidente nazionale, Gabriele Gravina, sta valutando la proposta ricevuta dal Comune di Udine. «Dopodiché – conclude Canciani – ognuno si assumerà le proprie responsabilità».

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