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Schiamazzi notturni e risse: chiuso nuovamente il bar in via Settefontane a Trieste

TRIESTE. Stessa storia, stesso posto, stesso bar: è ancora l’ “Angela” di via Settefontane a destare preoccupazione tra i residenti del quartiere. Il locale, frequentato da una clientela poco raccomandabile e spesso incline ad alzare il gomito (e talvolta le mani), ha continuato a dare fastidio.

Tanto che la Questura ha emesso un provvedimento di chiusura valido per un mese. «Il questore di Trieste (Pietro Ostuni, ndr) – è precisato in un comunicato – ha disposto, ai sensi del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, la chiusura per motivi di ordine e sicurezza pubblica per trenta giorni, di un pubblico esercizio sito in via delle Settefontane, con conseguente sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande». Si tratta, appunto, del bar “Angela”.

Dalle verifiche di Polizia è emerso come il locale sia da tempo diventato punto di incontro, specialmente nella fascia serale e notturna, di una clientela che ha a carico diverse segnalazioni. Sono avventori «che fanno uso smodato di bevande alcoliche». Comportamenti che, come si può immaginare, arrecano molto disturbo alla quiete pubblica.

L’attività di controllo della Questura ha inoltre appurato che parte dei clienti ha alle spalle precedenti penali per varie tipologie di reati, «in particolare contro il patrimonio e la persona, reati inerenti l’abuso di bevande alcoliche, resistenza a pubblico ufficiale, inosservanza dei provvedimenti dell’autorità», precisa la nota.

Il precedente più grave, che ha visto protagonista il bar, risale allo scorso maggio: un dipendente del locale, un trentottenne kosovaro, aveva picchiato un cliente, un quarantasettenne serbo. Non solo: quando erano intervenuti sul posto i Carabinieri, l’uomo aveva palesato un atteggiamento intimidatorio contro i militari.

«Il Questore, valutata la necessità di attuare urgenti e adeguati correttivi a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, dopo un’attenta stima degli elementi obiettivi riscontrati e al fine di contrastare e reprimere fenomeni che destino allarme sociale – conclude il comunicato – ha decretato il provvedimento amministrativo».

Ma è l’intera zona a dare problemi. Non a caso il Comune sta preparando un’ordinanza anti degrado, risse, schiamazzi e spaccio: il provvedimento impone agli esercizi pubblici tra piazza Garibaldi e piazza Perugino la chiusura alle 23.30. E dalle 22 sarà vietato detenere e consumare bevande in contenitori di vetro e lattine.

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