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Parigi 2024: Swiatek buona la prima, superata Begu in due set

Una laboriosa partita in due set porta Iga Swiatek al secondo turno. Per lei Podoroska o Parry

Da Parigi, Vanni Gibertini

[1] I. Swiatek (POL) b. I. C. Begu (ROU) 6-2 7-5

Gli ultimi tennisti a disputare un match olimpico con il pubblico sugli spalti erano stati Andy Murray e Juan Martin del Potro nella finale maschile di Rio 2016. Quasi una vita fa. Uno dei due è già ritirato da un pezzo, l’altro lo sarà tra pochi giorni. Poco meno di otto anni dopo quel 14 agosto il tennis olimpico ritrova il suo pubblico con la n. 1 del mondo Iga Swiatek che ritorna sul campo “di casa”, dove ha vinto quattro dei suoi cinque titoli del Grande Slam.

Per la campionessa polacca c’era da cancellare quel pianto disperato di tre anni or sono, all’Ariake Coliseum di Tokyo, quando dopo l’inattesa sconfitta contro Paula Badosa al secondo turno scoppiò in lacrime sulla sedia del cambio di campo, singhiozzando per diversi minuti in un asciugamano.

E come previsto Swiatek è tornata alla vittoria, anche se forse in maniera meno semplice del previsto: è stata necessaria un’ora e 45 minuti per avere la meglio della coriacea resistenza di Irina Camelia Begu, che ha interpretato molto bene le condizioni di gioco offrendo tante palle da colpire a Swiatek, incassando anche un buon numero di punti. Peccato per la chance avuta di andare al terzo set quando ha servito sul 5-4 nel secondo parziale, anche se non si può rimproverare gran chè in quel frangente, Swiatek ha semplicemente giocato meglio.

LA PARTITA – Dopo un rapido 2-0 che poteva lasciar presagire una passerella piuttosto rapida, Swiatek ha commesso alcuni errori che hanno propiziato l’ingresso nel match di Begu, apparentemente a suo agio con i palleggi da fondocampo di Swiatek e in grado di tenere, almeno in parte, le accelerazioni della n. 1.

Dopo un terzo game di 12 punti nel quale la polacca ha restituito immediatamente il break di vantaggio, Begu è riuscita a riacciuffare l’avversaria sul 2-2 per poi portarsi anche 0-30 nel gioco successivo, ma nonostante le imprecisioni da fondocampo, dovute anche a un terreno abbastanza pesante e a qualche cattivo rimbalzo, ha comunque continuato a dettare il gioco mantenendo il controllo del punteggio.

Un altro game di 12 punti, questa volta sul servizio di Begu, ha segnato l’allungo decisivo di Swiatek nel primo parziale, concluso con un parziale di 10 punti a 2 dopo 43 minuti di gioco.

La musica ai cambi di campo, peraltro piuttosto soft e diffusa a un volume non particolarmente alto, è una piacevole differenza che separa il Roland Garros “tradizionale” da questo torneo a cinque cerchi. Da uno degli studi televisivi nell’angolo sud dello stadio, normalmente occupati dalle emittenti con gli assegni più robusti, un DJ sceglie i brani per intrattenere gli spettatori tra un game e l’altro.

Swiatek prova ad accelerare il ritmo all’inizio del secondo set: un paio di accelerazioni raccolgono l’approvazione del pubblico, ma non arriva l’allungo perché Begu si fa rispettare alla battuta e scivola con grande maestria nei recuperi da fondocampo. Con un game splendido la rumena ottiene il break per il 4-3 approfittando di tre errori di Swiatek, la quale non sembra riuscire a far prevalere la propria maggiore capacità di spinta, forse anche per le condizioni di gioco non velocissime (il termometro è comodamente sotto i 20 gradi).

Al momento di servire per il set, tuttavia, Begu comincia con un doppio fallo, va sotto 0-40, riesce ad annullare tre palle del controbreak, ma poi Swiatek gioca con grande attenzione i due punti successivi e agguanta il 5-5. Due game più tardi si ripete lo stesso canovaccio: la rumena va sotto 0-40, e il doppio fallo lo commette alla fine, chiudendo qui la sua avventura olimpica in singolare (rimane il doppio con Niculescu).

Swiatek avanza così al secondo turno dove attende la vincitrice tra l’argentina Podoroska e la francese Parry.

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