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Sussidi in arrivo per 50 mila pensionati con la minima

È stata la sorpresa finale di una manovra estiva mai prima così ricca. L’assessore alla Famiglia Alessia Rosolen ne ha parlato per la prima volta giovedì in aula, a poche ore dall’approvazione. Non a caso, l’emendamento che contiene il sostegno ai pensionati al minimo con Isee fino a 15mila euro è stato definito un “jolly” che la giunta ha giocato ai titoli di coda. Una misura simbolo di un assestamento da quasi 1,4 miliardi. In partenza a disposizione ci sono 45 milioni, 15 all’anno per tre anni.

Ma, assicura sin d’ora Rosolen, «d’intesa con i sindacati, con i quali condividiamo la necessità di intervento per migliorare la situazione economica delle persone anziane, renderemo il provvedimento strutturale, anche, eventualmente, aumentando le risorse».

LA PLATEA

Prima di definire i numeri, tuttavia, è necessario conoscere la platea degli interessati. Massimiliano Fedriga, il presidente della Regione, ha fatto una stima iniziale di 50 mila famiglie, Rosolen la conferma, ma, precisa, «si tratta di individuare sia i destinatari di un trattamento previdenziale o assistenziale pari al minimo, sia, tra questi, quelli appartenenti a un nucleo familiare che esprima un valore Isee non superiore a 15 mila euro».

I REQUISITI

I beneficiari dovranno essere residenti in Friuli Venezia Giulia e titolari di pensioni di invalidità, vecchiaia e superstiti erogate dall’Inps, di pensioni o assegni sociali, di pensioni di inabilità per gli invalidi civili. A calcolare il dato degli aventi diritto, anticamera della stesura di un regolamento, sarà l’Inps nelle prossime settimane.

MENO PENSIONATI

Il contesto è quello di un calo dei pensionati in regione. Stando all’elaborazione dei dati Inps dell’Osservatorio Spi Cgil Fvg, nei primi sei mesi dell’anno si viaggia oltre il 13% in meno dello stesso periodo 2023, con una flessione del 16,6% nello specifico dei pensionamenti anticipati. Quanto agli importi, l’addio al lavoro nel privato per vecchiaia (67 anni) significa un importo medio lordo mensile di 1.616 euro per gli uomini e di soli 760 euro per le donne. Va meglio nel pubblico: 3.845 euro lordi per gli uomini, 2.513 euro per le donne.

ISEE

Il bonus varato ora dalla giunta Fedriga, assegnato in un’unica soluzione, verrà attribuito per la prima volta il prossimo dicembre. L’importo (se saranno confermati i 50 mila coinvolti, sarà di 300 euro) verrà sommato alla tredicesima ed erogato direttamente dall’Inps. «Molto importante – avverte Rosolen – che chi ritiene di poter beneficiare della misura si attivi per entrare in possesso di un’attestazione Isee in corso di validità, ovvero di una Dichiarazione sostitutiva unica attestata del nucleo familiare di appartenenza, dalle quali risulti un valore pari o inferiore a 15 mila euro».

LA NORMA TRANSITORIA

A regime i requisiti dovranno essere rispettati al 31 dicembre di ciascun anno precedente l’erogazione, ma per il 2024 è prevista una norma transitoria che fisserà il termine del possesso dei requisiti alla data di entrata in vigore del regolamento, proprio per dar modo agli interessati privi di una certificazione Isee di provvedere in tal senso.

«Per sgravare gli utenti da adempimenti amministrativi – sottolinea ancora l’assessore – nella fase di attuazione sarà determinante la collaborazione dell’Inps, che ringraziamo».

LE POLEMICHE

Rosolen non si tira indietro rispetto alle polemiche sollevate dalle opposizioni, che si son viste bocciare nel corso del dibattito in aula la proposta di abbattimento dell’addizionale Irpef. «Il fatto che abbiamo inserito l’Isee tra i requisiti – afferma – è la dimostrazione del nostro impegno ad agevolare chi soffre davvero una situazione critica. L’Irpef, al contrario, tiene conto solo della posizione retributiva, non del contesto in cui le persone vivono. Certo, comprendiamo che questo intervento non sarà risolutivo, ma è comunque un altro tassello delle politiche sul sociale messe in atto dalla Regione tramite i servizi sociali dei Comuni e le Aziende sanitarie. Senza dimenticare che a sostegno delle famiglie sono stati introdotti già numerosi interventi. Il tutto in base a una logica di redistribuzione della ricchezza che dovrebbe essere un principio molto caro alla sinistra». —

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