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Triestina, un buon avvio e due gol non bastano: il test va alla Torres

RAVASCLETTO. Le fatiche alle pendici dello Zoncolan sono finite. Ma il lavoro della Triestina non è finito, anzi ce n’è ancora parecchio da fare. Lo sa mister Santoni, lo sanno Menta e Donati che devono completare il mercato, lo sanno i giocatori. Perché nella prima comparazione contro una pari grado, davanti al presidente Ben Rosenzweig, solo una trentina di minuti di buon gioco e discreto ritmo sono il metro di una preparazione ancora in fase embrionale.

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A Ravascletto la Triestina, squadra assemblata da poco sulle nuove idee di Santoni, non poteva non trovarsi in difficoltà contro una Torres più brillante (domenica prossima gioca in Coppa Italia con il Mantova) ma soprattutto con un impianto collaudato da un’ottima stagione indovinata dal tecnico Greco. Sono aspetti che contano, specie d’estate, e lo si è visto. Non pesa invece il risultato: una sconfitta (3-2) subita in rimonta. Bisogna dare tempo a Santoni (almeno un paio di mesi), meno ai dirigenti che dovrebbero completare il roster quanto prima.

Le idee del tecnico, ancora da metabolizzare nelle gambe e nelle teste dei giocatori, si sono viste per tutta la gara ma hanno inciso nella prima parte. Non solo perché la Triestina è stata capace di andare a segno due volte (prima con Lescano in tap-in su conclusione respinta di El Azrak) e poi con un’eccellente percussione di Bijleveld ma soprattutto per il gioco espresso. Possesso della sfera, con partenza dal basso ma non esasperata, ricerca del fraseggio, inserimenti e pressing per togliere il prima possibile l’iniziativa all’avversario. Il modulo? Molto elastico con Voca (gran sostanza ed equilibrio) e Correia davanti alla difesa ma con quest’ultimo a salire sulla linea dei tre (Attys, El Azrak e Vicario) alle spalle di Lescano.

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Bene la fascia sinistra con la catena tra il nuovo olandese e un Attys in spolvero, meno quella di destra con Germano in grande difficoltà su Varela e Guiebre. Questi ultimi hanno spaccato spesso il sistema difensivo alabardato (proprio di Varela, prima il gol del 2-1 nel primo tempo e poi il pari nella ripresa). In quel settore nonostante la vivacità e la personalità di Roos tra i pali (ottimo acquisto) l’Unione zoppica, quando è presa in velocità ma anche in fase aerea sui piazzati (punizioni e corner). Insomma non è che l’inserimento di Andrea Moretti (ufficiale da ieri) potrà cambiare molto, con uno Struna piuttosto statico e un Rizzo invece pimpante. Quindi almeno un’azione di mercato sembra urgente.

La Torres dell’ex Giorico è cresciuta nel corso dei minuti anche se il gol decisivo di Scotto (e prima un palo) è arrivato dopo il cambio squadra alabardata ordinato dopo 70’. Dei nuovi entrati qualche spunto da Jonsson e troppa foga di Gunduz. Ma niente giudizi, nessuna sentenza. Ora c’è da lavorare al Grezar, vedremo con chi (tra arrivi e partenze). In attesa dell’esordio con il Trento. Lì si traccerà una primissima linea. —

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