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Parigi 2024: l’ultimo tango premia Djokovic. Un Nadal generoso non basta

[1] N.Djokovic R.Nadal 6-1 6-4

Il confronto numero 60 tra Rafael Nadal e Novak Djokovic è anche il più triste, perché l’ultimo. Nel teatro in cui è stato primo attore per 20 anni Rafael Nadal cede il passo al suo rivale di sempre, Novak Djokovic, che lo surclassa per 6-1 6-4 in 1 ora e 43′. Troppo superiore sotto ogni aspetto Novak, troppo sotto le sue capacità Rafa, lento e imbolsito, perfino passivo in alcuni scampoli di match. E così nello Chatrier cornice di ben 11 incroci tra i due Djokovic porta a 31 i successi contro Nadal, fermo a 29, e tali resteranno.

Nel primo set Rafa evita il bagel , l’ultima volta in cui gli è capitato è stato ad Amburgo nel 2007. Per Djokovic è il secondo 6-1 rifilato al suo rivale a Parigi, oltre a lui solo Federer si era spinto a tanto nel 2006. Nel secondo set un Nadal redivivo torna in partita da sotto 0-4, infiammando il centrale parigino. Ma Djokovic, in un colpo di coda così tipicamente suo, ferma sul più bello la rimonta maiorchina, spegnendo definitivamente la partita con il contro break sul 4-4. E dire che dopo la vittoria in tre set con Fucsovics Nadal era speranzoso: “Vedremo come andrà. Io farò di tutto per vincere”, ma la differenza in campo era quella che separa il numero 2 dal 161 al mondo, attuale ranking di Nadal.

“Mi sento molto sollevato. Ero 6-1 4-0, tutto sembrava andare dalla mia parte, poi forse mi sono un pochino rilassato e queste sono chance che non puoi dare a Nadal, specialmente sullo Chatrier” le parole del serbo a fine gara. “Il pubblico è entrato in partita ed è stata molto dura, con il game cruciale sul 4-4 che ha deciso il match. Però wow, è stato un match molto lottato, sono contento di com’è andata”.

“Non credo che nel 2006 avremmo pensato che ci saremmo sfidati quasi 20 anni dopo sullo stesso campo e alle Olimpiadi, ma sono sicuro che apprezzeremo questo match a lungo. È un peccato per Rafa che non fosse al massimo”.

PRIMO SET – Le chiavi del match sono chiare fin dal primo 15: Novak vuole muovere lo spagnolo il più possibile, restando aggressivo, specie in risposta. Rafa invece cerca a tutti i costi di girarsi sul dritto per comandare lo scambio. La strategia serba funziona e già nel secondo gioco arriva il primo break, dopo un diritto fuori misura di Nadal viziato dal nastro. Nadal pecca di passività: sia nella ricerca della palla, scoprendosi soprattutto dal lato del rovescio, che nella posizione in campo troppo arretrata.

Djokovic invece disegna tennis con il suo rovescio, e vedendo quanto gioca corto il suo rivale insiste su quella diagonale. Il secondo break arriva nel quarto gioco: Nadal è sotto pressione, esposto dal serbo in tutti i suoi limiti sia fisici che tattici. Lo spagnolo tira il fiato nel sesto game, quando vince il primo e unico game del set. Ma è una magra consolazione considerando lo score del primo parziale: 6-1 in 39′.

SECONDO SET – I problemi per il maiorchino si ripresentano puntuali anche ad inizio ripresa. Il rovescio è troppo corto, gli spostamenti laterali meno felini, Nadal arranca e cede la battuta per la terza volta nel match. Lo spagnolo è in apnea, conscio che Djokovic sta prendendo sempre più campo, sempre più ritmo, più fiducia. Le fatiche con Fucsovics del giorno prima si fanno sentire nelle gambe e nella testa. Nadal vince uno scambio dei suoi con il diritto lungolinea marchio di fabbrica, incita il pubblico, carica il pugnetto, ma la speranza lascio presto il posto allo sconforto.

Djokovic piazza il secondo break che sembra chiudere i giochi (3-0). Ma il maiorchino si crea una chance di rivalsa nel quinto game, arrivando a palla break, che si concretizza con il doppio fallo di Novak. Lo Chatrier si anima, spingendo il suo figlio adottivo ad una rimonta impossibile, Nadal sembra crederci e infatti arrivano altre due palle del contro break sul 4-3. Lo spagnolo che segue le ragioni del cuore risorge trasformando la seconda, dopo uno scambio di colpi a rete molto serrato (4-4).

Con la parità ristabilita sembra l’inizio di una nuova partita, ma Djokovic da buon guastafeste torna a palle break nel nono game. Nadal si difende sulle prime tre ma non può nulla sulla palla corta chirurgica giocata dal serbo (5-4). Un’ultima risposta fuori misura manda Novak a match point, che poi viene sancito con un ace beffardo. Il serbo vola agli ottavi di finale dove affronterà il vincente tra Koepfer e Arnaldi.

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