Caorle, baby gang pesta e deruba un negoziante
Un furto al supermercato si trasforma in una colluttazione. Alla fine in una vera rapina cruenta. Ad avere la peggio è il direttore del supermercato Maxi di San Giorgio di Livenza. Le indagini sono in corso e potrebbero tradursi nelle prossime ore o nei prossimi giorni con una serie di denunce a carico di alcuni giovani, tra cui, probabilmente, un minorenne.
C’è molta indignazione nella frazione di Caorle dove il fatto si è consumato nel pomeriggio di venerdì 26 luglio. Ma solo alcune voci hanno trovato conferma. Ad avere la peggio è stato Lorenzo Disiot, il titolare ricoverato in ospedale a Portogruaro. «Io non posso dire nulla» ha dichiarato ieri pomeriggio «so che c’è un’indagine in corso».
Se la prognosi di Disiot superasse i 20 giorni per gli autori del pestaggio potrebbero anche spalancarsi le porte del carcere.
Tecnicamente Disiot ha subito una rapina cruenta. Protagonisti sarebbero dei giovani, ma ancora non si sa se vivono in zona o provengano da fuori visto che sono tanti i turisti che dal mare arrivano a fare la spesa anche a San Giorgio.
Disiot avrebbe intercettato i ragazzi, almeno quattro ma sul numero effettivo non ci sono conferme, e li avrebbe seguiti fuori dal supermercato.
«Mi dovete pagare la merce» avrebbe detto loro. Una frase normale. Invece la merce non sarebbe stata pagata. I giovani, tra essi potrebbe esserci un minore, si sono scatenati. Ma resta da capire chi ha cominciato per primo a menare le mani.
Anche per questo motivo le indagini dei carabinieri continuano nello stretto riserbo e nessuno si sbilancia. Dal furto però sicuramente è nata una colluttazione. E sicuramente Disiot è stato raggiunto da un numero di colpi cruenti, in più punti del corpo, tanto che è stato ricoverato.
Alla scena avrebbero assistito gli avventori di un vicino bar. Ma certamente faranno fede le telecamere.
Sia quelle del Maxi che della video sorveglianza comunale, dal moment in cui le immagini possono essere decisive per trovare i responsabili.