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Fuga di gas, il sottopasso resta chiuso fino a giovedi

Fuga di gas, il sottopasso resta chiuso fino a giovedi

Pavia, l’incidente di viale Brambilla: il divieto solo in direzione di viale Repubblica. Ld Reti: «Dobbiamo essere sicuri che non ci siano più rischi». I residenti in allarme già sabato per l’odore di metano

PAVIA. Il sottopasso di viale Brambilla, interessato da una fuga di gas che ha spinto le autorità a bloccare per ore, domenica, la viabilità attorno alla zona, resterà chiuso almeno altri due giorni. Ld Reti, gestore della rete del metano, conta di finire i lavori e riaprire quindi la strada alla circolazione entro giovedì.«Questo intervallo di tempo – spiegano dall’azienda – è necessario per garantire un ripristino completo e sicuro dell’area, permettendo a Ld Reti e a tutti agli enti coinvolti di effettuare un monitoraggio costante al fine di assicurare che non vi siano ulteriori rischi per la comunità locale». Fino a quella data, quindi, il sottopasso ferroviario rimane chiuso da viale Brambilla verso viale Repubblica, in direzione dello stadio, mentre in senso contrario, in direzione delle tangenziali, le auto possono circolare.

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I danni

La società sta facendo anche la conta dei danni, tra gas disperso nell’aria, operai e tecnici al lavoro e interruzione di alcuni servizi pubblici. Per quasi sei ore la circolazione delle auto è rimasta bloccata in un raggio di 300 metri (chiuse anche le uscite della tangenziale ovest e nord) e sono stati cancellati i treni, visto che il binario per Pavia passa proprio sopra la zona in cui si è verificata la fuoriuscita del gas. Sfollati anche i residenti degli alloggi popolari di viale Repubblica e delle case vicine alla chiesa ortodossa, circa 40 persone.

Il metano è fuoriuscito da una tubazione di 8 pollici, a bassa pressione, che rifornisce le utenze domestiche della città: a causare l’incidente, secondo la relazione dei vigili del fuoco, sarebbero stati i lavori di posa della fibra. Il tubo è stato saldato e la zona messa in sicurezza, ma ora bisognerà sostituirlo.

«La società, dopo aver completato l’intervento di risoluzione isolando il tratto di rete interessato per il tempo necessario all’operazione – spiegano da Ld Reti –, sta effettuando tutte le opportune verifiche per ottenere una visione chiara della situazione e valutare attentamente i danni causati dall’incidente». Danni, quindi, che non stati ancora stimati.

L’allerta già da sabato

L’allarme è scattato domenica mattina, verso le 8.30, quando un agente che stava per prendere servizio in questura, passando con l’auto dal sottopasso, ha avvertito un forte odore di gas. Il sopralluogo dei vigili del fuoco ha confermato il problema. Sono stati eseguiti alcuni carotaggi, per trovare la perdita, e una volta individuato il punto è stato necessario usare un escavatore, per scoprire la tubazione e saldarla (il flusso del metano è stato interrotto durante l’operazione). Ma già da sabato i residenti delle case vicine alla chiesa ortodossa, tra viale Repubblica e viale Brambilla, avevano percepito la presenza di gas nell’aria. «Si sentiva molto forte – dice una donna che abita vicino alla zona del sottopasso –. Non so se è stata fatta una segnalazione, comunque eravamo preoccupati». Domenica questi alloggi sono stati sgomberati. «Verso mezzogiorno sono arrivati gli uomini della protezione civile e ci hanno detto che dovevano andare via, perché era troppo pericoloso – racconta Natalina Andreose, residente nelle case in fondo a viale Repubblica –. Una giornata che non dimenticherò: sono andata da mio fratello, che abita a Pavia, per non stare in mezzo alla strada. Alla sera sono rientrata a casa».

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