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Lucia Arnoldo dopo i due trionfi tricolori.  «Gioia inaspettata, ora le ferie in Interrail»

Lucia Arnoldo dopo i due trionfi tricolori.  


«Gioia inaspettata, ora le ferie in Interrail»

foto da Quotidiani locali

Dopo il doppio trionfo ai Tricolori Juniores di Rieti, sui 3 e sui 5 mila, Lucia Arnoldo si gode un po’ di tranquillità nella sua Goima. In attesa di partire per una breve vacanza Interrail con le compagne di classe con le quali ha ottenuto la maturità scientifica il mese scorso e poi di ripartire il 19 agosto destinazione Lima, la capitale peruviana che dal 26 al 31 agosto ospiterà i Mondiali under 20.

Lucia, sarà un agosto intensissimo.

«Pensavo che dopo il campionato italiano di Rieti avrei avuto qualche settimana di tranquillità. Invece oggi partirò con le amiche per l’Interrail (il biglietto ferroviario che ti consente di viaggiare sulla maggior parte dei treni in Europa, ndr), poi quando tornerò, mi attendono 10 giorni di allenamenti serrati in vista della rassegna iridata».

La cui partecipazione è arrivata in maniera inattesa.

«Sì, non pensavo che a Rieti avrei staccato il pass per Lima. Invece, sui 5 mila è arrivato un 16’28”13 che mi ha permesso di andarci. Ne sono felice. Sarà un’esperienza di altissimo valore. Che affronterò con impegno e determinazione ma senza attese eccessive, consapevole che il livello sarà altissimo».

Grande attesa, invece, avevi per i Tricolori di Rieti.

«Puntavo più sui 5 mila che sui 3 mila, gara nella quale avevo un accredito 18” più alto rispetto alla prima del ranking, l’umbra Laura Ribigini. Invece, sono riuscita a impormi sui 3 mila e ho affrontato i 5 mila con la mente libera. È arrivata una doppietta assolutamente inaspettata, che mi ha riconciliata con i tricolori dove, per una cosa o per l’altra, mai ero riuscita a fare quello che avrei voluto».

Hai vinto tanto in montagna, conquistando anche il bronzo ai Campionati Mondiali di Innsbruck, e sei andata fortissimo nel cross, vestendo due volte la maglia azzurra ai Campionati Europei e salendo più volte sul podio alla rassegna tricolori. Ora che succede? Sarà in pista il tuo futuro?

«Sicuramente dovrò lasciare da una parte o comunque ridurre l’attività di corsa in montagna. Dalla prossima stagione sarò nella categoria assoluta e le distanze raddoppieranno. Conciliare montagna, cross e pista come fatto finora sarà improponibile. Ne parleremo comunque con i miei tecnici dell’Atletica Dolomiti, Elio Dal Magro e Modesto Bonan: li ho sempre ascoltati, sono un po’ come una seconda famiglia, sanno trasmettere la loro esperienza e la loro passione. Tanto merito di queste due medaglie è loro».

Dopo la maturità, che cosa studierai all’università?

«Mi piacerebbe entrare a biotecnologie. Vedremo nelle prossime settimane come andrà con i test di ammissione».

Non è facile conciliare libri e sport.

«Ci si può riuscire. Finora ci sono riuscita e spero di continuare a riuscirci».

Non è facile, immaginiamo, nemmeno praticare atletica ad alto livello abitando a Goima. Come hai fatto in questi anni?

«Quando sono a casa mi alleno sul piano di quasi due chilometri che c’è qui: faccio avanti e indietro quando devo fare i lunghi. Quando invece devo fare un lavoro di qualità, scendo a Belluno. In questi anni di liceo, comunque, vivevo a Belluno dal lunedì al venerdì. Allenamenti sempre con Chiara Pedol (l’altra atleta dell’Atletica Dolomiti capace di eccellere in pista ma anche in montagna, ndr), con la quale abbiamo diviso il percorso agonistico fin qui, differenziandolo un po’ solo nell’ultimo anno e mezzo».

Oltre a correre e studiare, che cosa fa nella vita Lucia Arnoldo?

«Mi piace viaggiare. Mi piace leggere, amo soprattutto il romanzo psicologico. E mi piace tanto Vasco Rossi».

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