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Guardie giurate anti-criminalità a Udine: dopo i bus urbani saranno in servizio anche sulle tratte fuori città

UDINE. Trasporti pubblici e sicurezza: c’è un progetto per ampliare l’impiego delle guardie giurate sui bus, già in corso di sperimentazione in città grazie a una convenzione tra il Comune di Udine e Arriva Udine, anche alle linee extraurbane.

Le possibili modalità di attuazione sono ora allo studio degli enti competenti, insieme ad altre misure volte a prevenire aggressioni, episodi di criminalità o vandalismo che si erano verificati nei mesi passati. Tra queste misure, in primo luogo, c’è il rafforzamento dei controlli nelle autostazioni, soprattutto per quanto riguarda le linee che vanno verso Lignano e Grado.

È ciò che è emerso ieri durante un vertice che si è svolto in Prefettura e che è stato coordinato dal prefetto Domenico Lione. Alla riunione, cui hanno preso parte anche alcune delegazioni sindacali, erano presenti questore, rappresentanti delle altre forze dell’ordine, della Regione e di Arriva Udine.

«In sostanza – ha riferito il prefetto al termine dell’incontro – abbiamo fatto il punto sullo stato dell’arte in tema di trasporti e sicurezza. Abbiamo parlato di tutti quegli interventi già disposti nei mesi scorsi proprio per aumentare la sicurezza di autisti e viaggiatori. E mi riferisco, per esempio, alla realizzazione di cabine di guida chiuse e di pulsanti di emergenza che consentano ai conducenti, in caso di necessità, di lanciare un segnale di allarme a una centrale operativa della società dei trasporti. Anche su questo versante, quello appunto di una centrale che dovrebbe essere collegata direttamente con le forze di polizia, si sta lavorando».

«Ma sono interventi di medio periodo che richiedono un certo tempo. Ricordo poi – ha aggiunto il rappresentante del Governo – che in autostazione a Udine c’è anche la presenza di personale dell’esercito. E che su alcune linee di bus, in particolare su quella che conduce al centro commerciale Città Fiera, sono presenti le guardie giurate. Tali misure, come è stato evidenziato, hanno avuto un effetto positivo, sia sui bus, sia nelle stazioni: hanno avuto un effetto di deterrenza. Per tali motivi ora stiamo studiando un sistema per creare un modello “esportabile”, magari più duttile e più elastico, che consenta di spostare su diverse linee, anche su quelle extraurbane, la presenza delle guardie giurate. L’idea, dunque, è quella di creare un modello adattabile all’occorrenza. Per esempio per la linea che conduce a Cervignano e poi a Grado, oppure alla linea per San Daniele – dove di recente erano state segnalate alcune criticità – o, ancora, alla linea per Lignano Sabbiadoro».

Durante il tavolo di lavoro è stato anche evidenziato l’effetto favorevole della attività di prevenzione messe in atto nella zona di Lignano, dove è stata potenziata la presenza di personale delle forze dell’ordine in autostazione.

«Insomma, dal nostro punto di vista – ha sottolineato ancora il prefetto – il punto della situazione è stato positivo. Un ringraziamento, in particolare, va alla Regione che ha confermato i finanziamenti per questo modello che prevede, lo ribadisco, di “esportare” anche sulle linee extraurbane che ne evidenzino la necessità l’utilizzo della guardie particolari giurate, che finora sono state operative solo sui bus urbani. Il problema sarà ora capire anche con quali interlocutori dovrà interfacciarsi l’azienda di trasporti. Infatti, per ora l’intesa è stata fatta tra Comune di Udine e Arriva Udine. Mentre ora dovremo trovare l’interlocutore giusto per Arriva Udine per il modello extraurbano. Ci ritroveremo a breve proprio per approfondire tale questione e rendere dunque fattibile l’iniziativa».

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